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The High Republic – l’intervista a Cavan Scott

Cavan Scott, uno degli autori principali del progetto cartaceo denominato The High Republic, in occasione del podcast ComicBook Nation ha rilasciato alcune curiosità e dettagli sui romanzi e fumetti di prossima uscita in Italia e già pubblicati oltreoceano.

Nuovi dettagli su The High Republic

Il progetto di The High Republic narrerà le storie dell’Ordine Jedi all’apice del suo potere e sarà ambientato circa 200 anni prima del primo capitolo della Saga degli Skywalker, ovvero Episodio I – La Minaccia Fantasma. Un periodo mai esplorato prima nel cosiddetto Universo Espanso, nè precedentemente nè successivamente all’acquisizione della Lucasfilm e le sue associate da parte della Disney. Questa è stata un’opportunità per dare spazio agli scrittori e illustratori di esplorare nuovi personaggi (oltre a un più che gradito ritorno) in un contesto della storia della galassia lontana lontana mai affrontato prima, conferendo quindi una certa libertà di movimento ed espressione.

L’autore Cavan Scott ha rivelato a ComicBook alcuni curiosi dettagli sul progetto. Alcuni di questi potrebbero risultare SPOILER, quindi se non volete rovinarvi la sorpresa e aspettare l’uscita italiana vi consigliamo di non proseguire con la lettura dell’articolo.

Il ritorno di Yoda e il suo ruolo nell’Alta Repubblica

I fan saranno sicuramente felici per il ritorno di uno dei Maestri Jedi più amati di tutti i tempi, ovvero Yoda. Durante l’Epoca d’Oro della Repubblica, il “giovane” Yoda (600 anni e non sentirli) possiede già un ruolo di grande rilievo all’interno dell’Ordine Jedi, e potremo ammirare le sue gesta in giro per la Galassia in un periodo florido per i Cavalieri senza la minaccia dei temibili Sith.

Per fugarei dubbi e le controversie di alcuni fan, Cavan Scott ha ribadito l’importanza del Gran Maestro all’interno delle storie raccontate in The High Republic e come la sua saggezza e nobiltà d’animo siano state punto di riferimento anche per gli autori stessi:

Quando Yoda parla della vita, o meglio, della Forza come “forza” vivente che ci circonda e interagisce tramite gli alberi, le rocce, tutto – questo è esattamente il modo dei Jedi di intendere la Forza. Anche se molti personaggi hanno idee diverse sul come approcciarsi alla Forza, rimane comunque l’idea cardine che essa attraversa tutte le cose ed è quella sorta di campo d’energia che connette tutti gli esseri viventi e non, e il modo in cui un Jedi ottiene i suoi poteri

Cavan Scott ha inoltre commentato la polemica nata online sul ruolo che Yoda ha nell’Alta Repubblica e sulla sua presunta incapacità di evitare il declino dei Jedi:

Sì, ho visto che ci sono state molte discussioni su Yoda e il suo ruolo nelle storie di THe High Republic, e ho notato che alcuni hanno la sensazione che lui sia il colpevole principale di quello che succederà successivamente ai Cavalieri Jedi. Ma noi questo non l’abbiamo mai detto. E non lo diremmo mai perché non è ciò che pensiamo. Passiamo molto tempo a parlare di Yoda. Il suo personaggio ha un’influenza molto grande per una creatura così piccola, e ogni volta che entra in scena diventa il personaggio più importante di tutti. Di conseguenza abbiamo prestato molta attenzione a come trattare Yoda e abbiamo fatto il massimo per trattarlo con rispetto.

Yoda ha un ruolo leggermente diverso nell’Alta Repubblica. È già un membro del Consiglio, ma ha deciso di allontanarsi un attimo da quelle dinamiche e si è dedicato all’addestramento dei Padawan, e noi sappiamo che lui ama farlo. Invece gli altri Cavalieri Jedi desiderano avere Yoda al proprio fianco, perché si affidano a lui ed è il loro punto di riferimento. Yoda è pur sempre un maestro, ed è più allenato e addestrato di tutti gli altri. Diciamoci la verità: nonostante ci troviamo nel periodo dell’Alta Repubblica e continuiamo a parlare di “giovane Yoda”, è comunque abbastanza anziano e ha già un’enorme esperienza

Le nuove vie della Forza

Il progetto di The High Republic è anche un’occasione molto importante per gli autori per sperimentare nelle tematiche affrontate e nei risvolti narrativi, in modo da portare una ventata di freschezza in alcuni concetti, primo su tutti la Forza, senza andare ad intaccare i principi cardine della saga. Durante il podcast, Cavan Scott ha stuzzicato la fantasia dei fan rivelando minuscoli dettagli sul nuovo modo che hanno sviluppato per trattare i personaggi sensibili alla Forza:

Non posso dirvi molto perché mi sparerebbero, ma abbiamo avuto la possibilità di esplorare differenti interpretazioni della Forza da parte dei vari personaggi. Un esempio è il lavoro che ha svolto Charles Soule con il personaggio di Avar Kriss nel suo romanzo Light of the Jedi, dove la Jedi percepisce la Forza come una musica. Questo non vuol dire che la Forza assuma la forma di una canzone ma che questo è l’approccio con cui Avar Kriss si apre alla Forza e il modo in cui la utilizza.

Ad esempio noi umani quando meditiamo lo facciamo in modi diversi, e questo è stato il concetto fondamentale a cui ci siamo ispirati e che abbiamo usato come approccio alla Forza. Abbiamo avuto una certa libertà, e penso che sia stata la prima volta in cui abbiamo potuto veramente esplorare in modo approfondito e completo le varie esperienze che i seguaci del Lato Chiaro hanno con la Forza.

Un possibile collegamento con The Acolyte?

Come ricorderete, lo scorso 10 dicembre, in occasione del Disney Investor Day sono state annunciate numerose serie tv che andranno a rinfoltire la sezione Star Wars del catalogo della piattaforma streaming Disney+. Tra queste possiamo annoverare The Acolyte, che verrà sviluppata da Leslye Headland e di cui per ora sappiamo solo che sarà ambientata nei giorni finali dell’Alta Repubblica e che avrà come protagonista un’accolita del Lato Oscuro. Vista la collocazione temporale, molti fan hanno fin da subito ipotizzato dei possibili collegamenti della serie tv con i prodotti cartacei. A Cavan Scott è stato chiesto se l’annuncio di The Acolyte avesse cambiato i loro piani in termini di linee narrative, ecco la risposta dell’autore:

No, non penso perché noi abbiamo cominciato a lavorare a The High Republic già da qualche anno. Molte persone erano entusiaste del lavoro che stavamo svolgendo, e allo stesso tempo c’erano tutti gli altri progetti in corso. Ma la cosa bella di Star Wars è che molto spesso si può dire ‘Questa cosa ha funzionato, quest’altra pure, quindi colleghiamole’. L’Alta Repubblica si dipana su un periodo di tempo molto lungo fino a poco prima della caduta dell’Ordine Jedi, quindi è bello vedere altri progetti in cantiere che possono inserirsi in questa timeline ed è stimolante poter lavorare tutti assieme per raggiungere gli obiettivi finali. Sarà stupendo

Ricordiamo che i primi prodotti cartacei dell’Alta Repubblica arriveranno in Italia il prossimo 22 aprile (i preordini sono disponibili da ieri), quindi manca pochissimo prima di poterci immergere in questa nuova era della galassia lontana lontana.

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