The Bad Batch continua ad alzare l’asticella, anche questa volta con un doppio episodio, “Crisi di identità” e “Punto di non ritorno”. Di seguito la nostra multi-recensione.
The Bad Batch 3 – La nostra recensione degli episodi dieci e undici
Prima di lasciarvi alle recensioni, vi ricordiamo che possono contenere spoiler! Inoltre, se come noi state amando questa serie, vi lasciamo anche il link per la guida all’episodio.
Rebecca Micol Sergi
Parrebbe che le ultime puntate di The Bad Batch 3 abbiano fatto un salto di qualità tecnica (già alta) enorme rispetto all’inizio della stagione, con Crisi di identità e Punto di non ritorno che non si tirano indietro a questo trend.
Tuttavia, sebbene siano tecnicamente perfette, resta qualche dubbio sulla narrazione portata avanti.
Con Crisi di identità è chiaro che la Dottoressa Karr sarà il mezzo ultimo che aiuterà la Batch a rivalersi contro l’Impero, compiendo anche lei un pieno percorso evolutivo che la riunirà agli altri compagni Cloni che, come lei, si sono ribellati contro l’Impero.
Ma qual è la linea morale entro cui ci si indigna contro le azioni dell’Impero? Essere sotto una certa soglia di età? Omega è praticamente la sua gemella, sotto le sembianze di una ragazzina di circa 14 anni. Ha assistito al suo confinamento, portandola lungo un cammino di routine e perdita della speranza che qualcosa sarebbe cambiato, togliendole anche gli oggetti che le conferivano un minimo di sentimento e identità.
Punto di non ritorno ha il grande pregio di mostrare – finalmente – un Impero malvagio che non si fa scrupoli a distruggere la vita di persone innocenti pur di stringere la sua morsa e arrivare dritto all’obiettivo. Tuttavia ritorniamo al punto di partenza: una Bad Batch divisa, acciaccata fisicamente e con Omega di nuovo tra le grinfie imperiali.
E che Tech non sia ancora qui tra noi, pronto a fare la sua apparizione shock e a dare il colpo di grazia morale alla Bad Batch prima delle battute finali…?
Non ci resta che scoprirlo nella prossima puntata!
Cristiano Fusetti
The Bad Batch – Crisi di identità
Rilascio settimanale doppio, questa volta, per la serie The Bad Batch. Il primo dei due episodi pubblicati ci riporta al Monte Tantiss dove, come già sappiamo, l’Impero conduce il segretissimo Progetto Necromante. La base è la location primaria dell’episodio che si concentra sulla dottoressa clone Emerie Karr, che ottiene l’incarico di capo scienziato, prima detenuto da Nala Se alla guida di “Necromante”.
Insieme ad Emerie possiamo scoprire qualcosa in più addentrandoci all’interno del caveau della base. Oltre ai cloni l’impero conduce test su altri prigionieri: bambini! Nel caveau ne vivono tre, rinchiusi e studiati come cavie, la dottoressa Karr avrà proprio il compito di condurre i test sui piccoli.
L’interazione tra Emerie e i bambini, strappati alle famiglie e rinchiusi nel laboratorio imperiale, sarà di fatto l’elemento narrativo della puntata. Non vediamo azione, il ritmo è lento, ma l’episodio conserva una sua forza nelle emozioni, nei risvolti etici e morali sulla personalità di Emerie Karr nel confrontarsi con i piccoli prigioneri. L’ innocenza, la vulnerabilità e il bisogno di protezione e rassicurazioni dei bambini colpiscono la dottoressa e le sue certezze “imperiali”, rafforzando un dubbio che già era stato innescato dal contatto con Omega.
“Crisi di identità” è un episodio funzionale sia a dipanare un pò del mistero intorno a Tantiss e i suoi segreti, ma sopratutto ad analizzare e dare spessore al personaggio di Emerie attraverso la sua personale riflessione etica, il tutto grazie a buoni dialoghi e una musica sempre presente, grave e malinconica, utile a sottolineare la moralità combattuta della dottoressa. Ci sono i presupposti per vedere Emerie Karr assumere un ruolo di rilievo nel finale di stagione.
The Bad Batch – Punto di non ritorno
Una atmosfera cupa, ed una colonna sonora incalzante e dura, insoliti per l’altrimenti idilliaca e pacifica isola su Pabu fanno da accompagnamento a questo undicesimo episodio. Ventress aveva appena messo in guardia i nostri Cloni speciali riguardo la fragilità della loro posizione che, neanche il tempo di caricare le provviste sulla Marauder, l’impero è già loro addosso! Il clone cacciatore al servizio di Hemlock, già visto in precedenza, ha infatti tracciato la posizione della Bad Batch fino al loro porto tranquillo. Identificata Omega, l’arrivo dell’Impero per assicurarsi la preda è rapido e implacabile.
Il modus operandi imperiale viene mostrato chiaramente: il terrore è la via e la popolazione locale diventa vittima e ostaggio delle truppe imperiali, che lasciano intendere che nulla verrà loro risparmiato finchè non avranno Omega. La quale compiendo un ulteriore passo verso la maturità, comprendendo la situazione, alla fine si consegna con l’obiettivo di salvare Pabu e la sua gente, ma anche di ritrovare la via per Tantiss e provare a condurre lì i propri amici e alleati, realizzando l’obiettivo di liberare tutti i cloni imprigionati. Le cose non sembrano andare secondo i piani, ma lasciamo Omega chiudersi in meditazione, chissà che non arrivi qualche sorpresa da lei.
L’episodio, come detto, è accompagnato da una colonna sonora molto efficace, le scene di azione sono ben realizzate, l’atmosfera cupa, l’ambientazione notturna, tutto concorre a costruire il clima di rottura e perdita di controllo della situazione da parte dei protagonisti, minacciati dall’opprimente presenza imperiale. Il titolo “Punto di non ritorno” ci fa capire che da qui in poi, per la Bad Batch, la strada è segnata. In un modo o nell’altro si deve arrivare a Tantiss e i destini si devono compiere.
Anche questo episodio come il precedente mostra come il gruppo che lavora alle serie animate abbia ormai raggiunto una grande maturità, soprattutto dal punto di vista tecnico. Lo storytelling pure si è molto evoluto, pur lasciando ancora intravedere qualche leggerezza, ma nel complesso la terza stagione di The Bad Batch continua a correre mantenendosi un ottimo prodotto.
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