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The Bad Batch stagione 3 – l’analisi dei primi 3 episodi

Il 21 febbraio su Disney+ sono approdati i primi tre episodi della terza stagione di The Bad Batch, intitolati rispettivamente “Reclusi“, “Strade sconosciute“, e “Le tenebre di Tantiss“. Di seguito vi proponiamo la nostra analisi.

The Bad Batch: l’analisi dell’inizio della terza stagione

Reclusi

Il primo episodio della terza stagione di The Bad Batch si apre con uno shuttle imperiale che si approccia alla base Tantiss (sul pianeta Weyland). Durante l’atterraggio lo shuttle viene colpito da un fulmine e l’equipaggio è costretto ad un atterraggio di emergenza nella foresta all’esterno della base. Gli stormtrooper vengono però attaccati e sbranati da alcune creature selvagge, nonostante la loro richiesta di aiuto al dottor Royce Hemlock (doppiato dall’attore Jimmi Simpson, famoso per i suoi ruoli nelle serie House of Cards, Westworld e Black Mirror), il quale però ritiene questi stormtrooper sacrificabili dimostrando tutta la sua meschinità.

In questa scena fanno la loro prima comparsa (nella cronologia di Star Wars) i “trooper pilot”, antesignani di quelli che poi diventeranno gli iconici piloti dei TIE Foghter. L’elmo infatti ricorda molto quello dei piloti che vedremo poi nella trilogia originale:

La mattina seguente Omega si sveglia nel suo dormitorio (o per meglio dire “cella”) sempre all’interno della base Tantiss (nella scorsa stagione era stata rapita e portata sulla base imperiale per costringere Nala Se a collaborare con l’Impero) e riceve la visita della dottoressa Emerie Karr (che alla fine della seconda stagione abbiamo scoperto essere anch’essa un clone e quindi sorella di Omega): quest’ultima le dice che la base Tantiss è più sicura di tanti altri posti e che c’è tanto lavoro da fare.

Mentre si dirigono verso un laboratorio, Omega incrocia vari cloni tra cui uno sconfortato Crosshair (anch’egli ormai imprigionato dopo essersi ribellato a degli ufficiali imperiali). Una volta giunti al laboratorio, Karr preleva il sangue ad alcuni cloni e anche ad Omega, ed ordina a quest’ultima di portre i campioni a Nala Se per l’analisi.

Omega porta quindi i campioni nel laboratorio di Nala Se (la quale le spiega che lei è stata portata qui per farla collaborare con l’Impero) e chiede alla ragazzina se il suo sangue sia stato prelevato. Alla risposta affermativa di Omega, Nala Se getta via il suo campione di sangue, poiché come spiega alla ragazina, stanno conducendo degli esperimenti su alcune “cavie” (che però non sono cloni) cercando di riprodurre dei campioni di sangue con un elevato fattore M (questo fattore, che sostanzialmente rappresenta i midichlorian citati in Episodio I, era stato nominato anche dal dottor Pershing nel Capitolo 12 di The Mandalorian)

Piccolo particolare grafico, il macchinario in cui vengono inseriti i campioni di sangue per poter essere analizzati e formato da una serie di piccole fessure dove poter inserire le fiale di sangue, e queste fessure sono disposte lungo una circonferenza a ricordare il quadrante di un orologio. Infatti vedremo anche in seguito (e nella terza puntata) questo macchinario con le fiale che girano ad indicare il passaggio del tempo.

Poco dopo giunge il dottor Hemlock e Nala Se ordina ad Omega di proseguire con le sue mansioni. La ragazzina si reca quindi nei sotterranei dove alcuni mastini lurca vengono tenuti in gabbia in cattività (probabilmente per alcuni esperimenti sugli animali), il suo compito è quello di dar loro da mangiare.

Omega nota che il droide sentinella K-9X1, premendo un bottone sul datapad, apre lo sportello posteriore di una delle gabbie che porta all’esterno. Omega legherà particolarmente con un mastino di nome Batcher, che curiosamente è doppiato da Dee Bradley Baker, il doppiatore di tutti i cloni, compresi quelli della Bad Batch, nelle serie animate, ma anche famoso per doppiare creature e animali vari dal tono simpatico come Nubs, un Jedi della razza Pooba nella serie per bambini Young Jedi Adventures, ma anche fuori dal mondo Star Wars come i personaggi di Appa e Momo nella serie animata di Avatar – La Leggenda di Aang (di cui tra l’altro alcuni episodi sono stati diretti da Dave Filoni all’inizio della sua carriera).

Poco dopo, approfittando delle poche guardie in giro, Omega si reca nelle prigioni dove è detenuto Crosshair, il quale prova a convincere Omega a non fuggire poiché secondo lui è impossibile, ma la ragazzina non demorde ed è determinata a fuggire dalla base Tantiss insieme a Crosshair. Curiosità: in questa occasione per la prima volta Crosshair pronuncia il nome di Omega in tutta la serie di The Bad Batch.

Tornata nella sua cella, Omega segna un altro giorno sul muro da quando è arrivata su Tantiss, e osserva la luna stringendo la sua bambola tooka che si è creata e molto simile a Lula, la bambola del suo compagno di squadra Wrecker.

I giorni passano inesorabili e tutti uguali (come in molte storie distopiche), e possiamo notare il passaggio del tempo non solo a livello metaforico con il procedere del macchinario nelle sue analisi dei campioni come accennato prima, ma anche materialmente sia grazie ad esempio alla crescita dei capelli di Omega, sia grazie ai segni sul muro nella camera di Omega: all’inizio si possono notare 21 tagli, dopo un’ellisse temporale ne vediamo ben 164 indicando che sono passati circa 5 mesi e mezzo dal suo arrivo su Tantiss nell’ultimo episodio della seconda stagione (quindi secondo la convenzione starwarsiana possiamo collocare questo inizio di terza stagione di The Bad Batch tra la fine del 18 BBY e l’inizio del 17 BBY).

Un altro dettaglio che possiamo notare è presente sulla divisa di Omega, sulla cui spalla è presente il simbolo tipico delle uniforme kaminoane, indossate anche dai giovani cloni in Episodio II.

In una delle innumerevoli giornate tutte uguali, Omega nota che il lurca Batcher è ferita, e il droide sentinella le dice la creatura potrebbe essere eliminata poiché non utile agli esperimenti in quanto ferita. La ragazzina prova quindi a guarirla. Inoltre poco dopo si reca di nuovo nella cella di Crosshair per provare, invano, a convincerlo a fuggire con lei. Intanto, il dottor Hemlock si confronta con Nala Se ed esprime tutto il suo disappunto per i pochi risultati ottenuti sui campioni di sangue per riprodurre il fattore M.

Il giorno seguente, il droide sentinella conferma che Batcher verrà eliminata poiché non più utile agli esperimenti, quindi Omega mette fuori gioco il droide e libera il mastino lurca. La ragazzina viene raggiunta da Hemlock e Karr, ed Hemlock la minaccia di mettere fuori gioco sia Nala Se che Crosshair, sapendo che Omega è molto legata ai due. Tornata nella sua stanza, Omega riceve la visita di Karr che le riconsegna la bambola tooka (che le era stata portata via durante un’ispezione) e in lontananza si sente l’ulutato di un Batcher finalmente libero, con Omega sempre più speranzosa di essere lei la prossima a liberarsi da quella prigione.

Strade sconosciute

Mentre il primo episodio della terza stagione di The Bad Batch era incentrato su Omega e in parte su Crosshair, il secondo episodio della premiere di questa stagione si concentra sul resto della squadra, ormai formata solo da Hunter e Wrecker.

I due si recano su Devaron per consegnare, al cospetto di Roland Durand e sua madre Lady Isa Durand (doppiata dall’attrice premio Oscar Anjelica Houston), un Pyke fuggitivo con cui la famiglia Devaroniana ha un conto in sospeso. In cambio i due cloni chiedono informazioni sensibili sulle basi segrete imperiali, informazioni che sanno di essere in possesso del sindacato criminale dei devaroniani. I Devaroniani sono una specie aliena introdotta per la prima volta nella cantina di Mos Eisley in Episodio IV, ed in particolare Roland Durand è comparso nel tredicesimo episodio della prima stagione di The Bad Batch.

Seguendo le coordinate dategli dai Durand, Hunter e Wrecker giungono sul pianeta Setron (nuovo pianeta creato apposta per la serie), coperto da una vasta giungla. Una volta atterrati, Hunter nota che le loro comunicazioni sono interrotte e pensa che sia opera dell’Impero, ma una volta giunti su un crinale che dà sulla base imperiale (vecchio laboratorio di Hemlock), i due scoprono che è abbandonata e distrutta da un bombardamento.

Durante questi primi momenti sul pianeta, c’è un piccolo riferimento cross-mediale, poiché Wrecker afferma che il pianeta “puzza come uno Jotaz rancido”. Gli Jotaz sono una specie tipica del pianeta Zeffo che i videogiocatori possono incontrare in Jedi: Fallen Order.

Mentre i due esplorano il pianeta, vengono accerchiati da due cloni cadetti di nome Deke e Stak, che affermano di essere dei sopravvissuti (erano stati portati via da Kamino per alcuni esperimenti sul loro sangue e sono poi riusciti a fuggire dal laboratorio prima che venisse distrutto) e temono che Hunter e Wrecker siano stati inviati dall’Impero per eliminarli. I due cloni cadetti li portano quindi dal loro compagno Mox, dicendo ai due di evitare di calpestare o toccare le radici striscianti, che sono state in realtà create dall’Impero tramite incroci genetici, e che poi sono andate fuori controllo.

Ovviamente Wrecker ne pesta una che comincia ad attaccarli, ma Hunter riesce a liberare il compagno grazie al suo pugnale e i 4 fuggono verso un riparo. Il gruppo raggiunge il loro nascondiglio, dove Hunter e Wrecker fanno la conoscenza di Mox, che qui viene doppiato da Daniel Logan, l’interprete del giovane Boba Fett in Episodio II (mentre Deke e Stak sono doppiati da un altro attore neozelandese).

Hunter e Wrecker spiegano ai tre giovani cloni che stanno cercando Omega e che era stata rapita da Hemlock. I tre cadetti riconoscono il nome di Hemlock ma affermano che lo scienziato sia andato via dal laboratorio segreto e che loro 3 sono gli unici sopravvissuti. La Bad Batch vuole sapere dove si è recato Hemlock, e Stak afferma che uno dei pannelli di controllo del laboratorio è ancora funzionante (e che lui aveva provato ad utilizzare per mandare un segnale di aiuto). I due si dirigono quindi al laboratorio, che nel mentre è diventato tossico, e vengono accompagnati da Deke.

Una volta giunti al laboratorio abbandonato, vengono attaccati da alcune radici rampicanti, alcune delle quali trasformatisi in creature a tre gambe. Intanto, al nascondiglio dei cadetti, Stak riesce a convincere Mox a provare a rubare l’Havoc Marauder della Bad Batch per fuggire dal pianeta.

Hunter, Wrecker e Deke riescono a trovare la console ma vengono nuovamente attaccati dalle creature che si nascondono nelle tenebre del laboratorio abbandonato. Mox e Stak, una volta riusciti ad entrare nell’Havoc Marauder, ricevono una richiesta d’aiuto da parte di Derek.

I 3 riescono a trasmettere i dati della console ad un datapad. Mentre fuggono, vengono attaccati nuovamente dalle piante rampicanti ma il gruppo viene salvato da Mox e Stak che giungono sul posto con l’Havoc Marauder, e il gruppo riesce a fuggire.

Dai dati raccolti, Hunter e Wrecker scoprono che il laboratorio di Hemlock è stato trasferito in un altro posto. I due cloni della Bad Batch portano i tre giovani cadetti sul pianeta Pabu, intenzionati a non fermarsi nella loro ricerca di Omega.

Le tenebre di Tantiss

L’ultimo episodio di questa premiere della terza stagione di The Bad Batch ci riporta sul monte Tantiss. Durante la routine di una delle sue giornate, Omega viene accompagnata al laboratorio da Emerie Karr, e la ragazzina nota la stranza presenza di un elevato numero di molti stromtrooper (i quali, piccola curiosità, sono doppiati da due famosi sound engineer del cinema David Collins e Dave Accord) e cloni commando. Quando i due vengono raggiunti da Nala Se e il dottor Hemlock, quest’ultimo avvisa che riceveranno la visita di una personalità importante.

I due scienziati dovranno parlare con questo ospite importante, quindi Hemlock affida la gestione del laboratorio ad Emerie (di cui si fida molto di più). Nala Se quindi approfitta di un momento di distrazione per avvertire Omega che se analizzeranno il suo sangue si troverà in pericolo, poiché facente tutto parte di un progetto segreto dell’Impero, e le suggerisce quindi di rubare il suo datapad nel laboratorio e fuggire.

Il progetto segreto a cui fa riferimento Nala Se, e che verrà rivelato da Hemlock poco dopo, è il famoso progetto Necromancer, già accennato dal Capitano Pelleon nel Capitolo 23 di The Mandalorian nella scena del Consiglio Ombra, ed è un progetto particolare legato alla clonazione di esseri viventi sensibili alla Forza, in modo da dare all’Imperatore un eventuale nuovo corpo nel momento in cui quello originale dovesse perire o essere ucciso prematuramente.

L’ospite inatteso non è nient’altro che l’Imperatore Palpatine in persona, qui nuovamente doppiato dall’intramontabile Ian McDiarmid (il quale tra l’altro proprio nei giorni scorsi ha rilasciato un’intervista ad Empire in occasione del festeggiamento dei 25 anni di Episodio I).

Inoltre, l’Imperatore è accompagnato dalle sue immancabili e fedelissime guardie imperiali, che qui fanno la loro prima comparsa nella serie animata di The Bad Batch e vengono presentate con una grafica aggiornata rispetto alla loro versione più vecchiotta di The Clone Wars:

Giunto sulla base Tantiss, Palpatine viene accompagnato da Hemlock in un laboratorio segreto dove vengono analizzati gli esperimenti del progetto Necromancer. In particolare, in questo laboratorio vediamo alcuni sarcofaghi dall’aspetto sinistro, e Papatine afferma che il progetto è di vitale importanza per l’Impero. Hemlock, al canto suo, spera che con il successo di questi esperimenti possa alire di grado e assumere l’incarico di Ministro della Scienza tra i ranghi dell’Impero.

Intanto Omega riesce a rubare il datapad di Nala Se e a liberare Crosshair. I due improvvisano un piano per fuggire, ma dal datapad vengono a conoscenza del fatto che nessuno shuttle può lasciare la base per via della presenza del’Imperatore. I due quindi fuggono (non prima di aver stordito Emerie Karr con un blaster) tramite i corridoi sotterranei che collegano le celle in cui sono tenuti i mastini lurca all’esterno, e una volta fuori dalla base i due si mettono alla ricerca dello shuttle precipitato nella prima puntata.

Alcuni cloni commando avvertono Hemlock che Omega e Crosshair sono fuggiti. Lo scienziato si reca nei sotterranei dove trova una confusa Emerie Karr, e ordina ai soldati di trovare i due cloni fuggitivi e di eliminarli. Intanto, intuendo che dietro la fuga di Omega ci sia lo zampino di Nala Se, fa imprigionare quest’ultima.

Intanto Omega e Crosshair, nella foresta all’esterno della base Tantiss, vengono attaccati da un Dyrax, una creatura ibrida tra un orso e una pantera, ma vengono salvati da alcuni mastini lurca nella zona. I due raggiungono lo shuttle precipitato ma vengono raggiunti da un plotone di stormtrooper. Dopo una breve battaglia i due riescono ad attivare lo shuttle e a fuggire, e alla squadra si unisce pure il lurca Batcher con la quale Omega aveva particolarmente legato.

Nel laboratorio, Emerie Karr analizza i vari campioni di sangue e tra quelli che resistono alla trasfusione del fattore M c’è quello di Omega, rendendola fonamentale nella ricerca dell’Impero. Hemlock alla notizia ordina di lasciar fuggire Omega e Crosshair poiché la ragazzina è fondamentale che rimanga viva per i loro scopi e i loro esperimenti.

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