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The Book of Boba Fett: Capitolo 7 ‘In nome dell’onore’ – Analisi e easter egg dell’episodio

Il 9 febbraio è uscito il Capitolo 7 di The Book of Boba Fett, intitolato ‘In nome dell’onore‘. Nell’articolo vi proponiamo la nostra analisi della puntata e gli easter egg al suo interno.

The Book of Boba Fett – Analisi e easter egg del finale di stagione

Il sesto episodio di The Book of Boba Fett è stato diretto da Robert Rodriguez e sceneggiato, come i precedenti, da Jon Favreau. Vediamo insieme gli easter egg all’interno della puntata.

I preparativi per la battaglia

L’episodio si apre con Boba Fett, Fennec Shand, all’interno della locanda di Garsa Fwip, Il Rifugio, bombardato e distrutto alla fine della puntata precedente. I due vengono presto raggiunti dal Mandaloriano, che afferma di aver parlato con Cobb Vanth il quale ha promesso rinforzi (ma non sa ancora che è rimasto ferito da Cad Bane), e dai Mod. Il gruppo discute il piano d’azione: dopo aver scartato l’idea di rifugiarsi nel Palazzo, decidono di rimanere in quel luogo e aspettare i rinforzi.

Cad Bane (introdotto in live action nello scorso episodio) giunge a Mos Eisley (dove risiedono i leader dei Pyke e il sindaco di Mos Espa, Mok Shaiz, che ha stretto un accordo con loro): il cacciatore di taglie afferma che i Pyke non dovranno preoccuparsi della popolazione di Freetown (prima conosciuta come Mos Pelgo) poiché se ne è occupato lui stesso. Mok Shaiz teme che ci possano essere altri alleati a sorpresa per Boba Fett, come ad esempio la tribù dei Tusken, ma il leader dei Pyke afferma di aver sterminato il gruppo di Tusken tempo fa e camuffando l’attentato facendo ricadere la colpa sul gruppo di predatori Nikto.

Cad Bane inoltre ironizza sul fatto che gli Ithoriani (la specie di Mok Shaiz) abbiano due stomaci, elemento tipico di questa razza che viene rivelato qui per la prima volta.

Rimanendo a Mos Eisley, un X-Wing giunge sul pianeta e atterra nell’hangar di Peli Motto. Quest’ultima, pensando sia un ufficiale della Nuova Repubblica, comincia a blaterare scuse per cercare di levarsi dai guai ma a sorpresa dalla cabina di pilotaggio spunta Grogu, inviato su Tatooine da Luke utilizzando il droide R2-D2 come pilota. Non è la prima volta che vediamo un droide pilotare una nave autonomamente, e lo stesso R2-D2 l’ha già fatto nell’episodio 2×21 ‘Il piccolo grande R2’ di The Clone Wars nel quale manovrava un caccia stellare Jedi per sfuggire proprio a Boba Fett e Aurra Sing.

Peli Motto, sorpresa, accoglie il piccolo e gli dà da mangiare un piatto pieno di quelli che sembrano essere dung worm (vermi commestibili che si trovano su Tatooine e comparsi nel videogioco di Episodio I – La Minaccia Fantasma).

Il focus ritorna a Il Rifugio, dove Fennec Shand afferma che ogni quartiere della città è tenuto sotto controllo da alcuni di loro in modo da evitare spiacevoli sorprese: le due guardie Gamorreane tengono sott’occhio lo spazio porto, Black Krrsantan controlla la zona del municipio, mentre i Mod pattugliano le strade del Distetto dei Lavoratori. Il droide di servizio 8D8 afferma che nonostante i controlli c’è una persona giunta a Mos Espa per parlare con Boba: è Cad Bane.

Boba esce dal rifugio per confrontarsi, ma dopo alcune minacce di Cad Bane si rifiuta di trattare con lui e con i Pyke. Il cacciatore di taglie della specie Duros rivela a Boba Fett che sono stati i Pyke a sterminare la sua tribù di Tusken. Rivelazione, questa, che fa tentennare Boba arrivando al limite di reagire e sparare a Cad Bane, ma viene fermato da Fennec Shand che lo fa desistere. Durante la conversazione, Cad Bane pronuncia la frase “Ma senti, il Quacta che dà del viscido allo Stifling“, le stesse parole ripetute proprio da Boba Fett a Bo-Katan e Koska Reeves nel Capitolo 16 di The Mandalorian ‘Il Salvataggio’.

La battaglia tra le strade di Mos Espa

Poco dopo, Drash contatta Boba rivelando che la popolazione Aqualish nel Distretto dei Lavoratori ha teso una trappola ai Mod, tradendo il patto stabilito con Boba nel Capitolo 4 della serie. Contemporaneamente, i Trandoshani comiciano ad attaccare Black Krrsantan mentre le guardie Gamorreane vengono circondate da alcuni Klatooniani, che li singono fino al bordo di un cratere facnedoli precipitare.

Messo alle strette, Boba invia Fennec Shand a tendere un agguato alla sede dei Pyke a Mos Eisley, che viene rivelata essere il Desert Survey Office (citato in un gioco di ruolo del 2001 intitolato ‘Secrets of Mos Eisley‘). Sulla strada, l’assassina riesce a dare una mano ai Mods che erano stati circondati. I Pyke cominciano ad appostarsi fuori dal Rifugio, e Boba dice al Mandaloriano che se crede di essere in pericolo può andarsene, ma Din Djarin rifiuta affermando che fuggire andrebbe contro il proprio credo.

Il maggiordomo del sindaco si offre volontario per negoziare con i Pyke. Boba scrive qualcosa su un tablet che consegna al maggiordomo: quest’ultimo, una volta uscito dal rifugio, comincia a leggere. Uno dei Pyke definisce il maggiordomo ‘testa a coda‘, espressione dispregiativa che veniva utilizzata molto nel Legends per definire i Twi’lek, mentre il maggiordomo afferma che vorrebbe vedere ‘le scogliere di ossidiana su Oba Diah‘ (descritte nel romanzo L’Apprendista del Lato Oscuro e viste nella serie animata The Clone Wars). Il testo scritto da Boba si rivela essere un oltraggio ai Pyke e una dichiarazione di guerra. Approfittando di questo momento, Boba e Din Djarin escono dal rifugio utilizzando i loro jetpack ed effettuano un attacco a sorpresa.

All’inizio i due sembrano avere la meglio ma l’elevato numero di Pyke li mette in difficoltà. A sorpresa arrivano alcuni rinforzi da Freetown, comandati dal Weequay (di cui finalmente viene rivelato il nome, Taanti). In seguito, giungono in aiuto anche i Mod e un Krrsantan ferito ma furioso. Il gruppo sembra essersi sbarazzato dei Pyke quando all’improvviso giungono due droidi Scorpenek, comparsi solo nella reference guide del 2006 ‘La nuova guida essenziale ai droidi‘ e basati su alcuni concept mai utilizzati per Episodio II – L’Attacco dei Cloni.

Questi droidi sono simili (sia nel suono degli spari che nella caratteristica dello scudo deflettore) ai Droideka dei Separatisti visti nella prequel e il cui occhio rosso centrale ricorda quello dei droidi sabotatori Pistoeka (detti anche buzz-droid) che attaccavano i caccia di Anakin e Obi-Wan all’inizio di Episodio III – La Vendetta dei Sith. Il gruppo viene velocemente messo in difficoltà dai droidi: Boba Fett chiede al Mandaloriano di proteggere gli altri mentre lui va alla ricerca di ulteriori rinforzi.

I Mod e gli abitanti di Freetown sono costretti a ritirarsi tra alcune macerie: Drash e Jo si arrampicano su un tetto per fare da cecchini ed eliminare alcuni Pyke con attacco a sorpresa. Durante la battaglia sopraggiungono anche Peli Motto e Grogu, che finalmente si ricongiunge con Din Djarin. Ad un certo punto la battaglia viene interrotta da un boato e un ruggito fortissimo: è il Rancor di Boba (con quest’ultimo a cavallo come era stato rivelato dai leak qualche mese fa), comandato dal cacciatore di taglie per sbarazzarsi dei Pyke.

Il rancor riesce a bloccare uno dei droidi Scorpenek, in modo che Din Djarin riesca a passare attraverso lo scudo deflettore e a distruggere uno dei suoi bracci robotici. Il Mandaloriano viene spazzato via e il droide è pronto ad attaccarlo quando Grogu interviene e riesce a bloccarlo con la Forza. A quel punto, Boba e il Rancor lo distruggono definitivamente.

Grazie al Rancor, il gruppo di protagonisti riesce a ribaltare la situazione e a riportare la battaglia in proprio favore. Poco dopo sopraggiunge Cad Bane, il quale spaventa il rancor utilizzando il suo lanciafiamme e facendo cadere Boba. I due si fronteggiano (si susseguono svariate inquadrature tipiche del western), con Cad Bane che afferma che ormai conosce Boba da tanto tempo e conosce la sua natura: questo è un riferimento ad un evento che doveva essere mostrato in un arco narrativo, poi cancellato, di The Clone Wars in cui Cad Bane addestrava un giovane Boba Fett e in seguito lo sfidava a duello provocandogli il bozzo sull’elmo.

Boba afferma che vuole difendere gli abitanti della città e attacca Cad Bane ma quest’ultimo è più rapido e gli spara un colpo mandandolo a terra. Cad Bane definisce Boba Fett un assassino come suo padre, e gli toglie l’elmo dell’armatura. Boba sembra sopraffatto ma riesce a far cadere Cad Bane utilizzando il suo bastone gaffi e, apparentemente, ad ucciderlo.

In un’altra zona della città il Rancor è a piede libero e sta seminando il terrore, salendo su una torre in una scena che ricorda molto da vicino la scalata dell’Empire State Building da parte di King Kong. Il Mandaloriano cede momentaneamente Grogu a Peli Motto e prova a prendere controllo del Rancor salendogli a cavallo ma viene sbalzato via. A quel punto il Mandaloriano viene fronteggiato dal rancor, pronto a sbranarlo, ma viene fermato da Grogu che nuovamente utilizza le sua abilità della Forza per calmarlo.

Tatooine finalmente libero

La scena ritorna a Mos Eisley, al covo dei Pyke, nel quale il loro leader afferma che i superstiti della battaglia stanno per ritirarsi e a quel punto fuggiranno dal pianeta. I leader delle 3 famiglie di Mos Espa protestano, ma vengono interrotti dal rumore di blaster. Avviene una sparatoria in cui i Pyke e i leader delle famiglie di Tatooine vengono sterminati e il sindaco Ithoriano impicatto. Il leader dei Pyke tenta invano di proteggersi quando dalla porta sbuca Fennec Shand che lo pugnala, uccidendolo. I Pyke sono stati finalmente sconfitti.

In una Mos Espa finalmente libera, Boba e Fennec camminano lungo la via principale della città, i cui abitanti si inchinano di fronte al loro nuovo leader Boba Fett. Un gruppo di bambini offre dei frutti meiloorun a Boba. Quest’ultimo però non si sente adatto a questo ruolo e i due si chiedono chi potrebbe prendere il loro posto. Infine i due si ricongiungono con Black Krrsantan, i Mod e il droide cacciatore di topi visto nel Capitolo 4.

Nella scena finale della serie vediamo Din Djarin a bordo del suo caccia stellare N-1 (con Grogu seduto nel posto dedicato solitamente ai droidi) partire per l’iperspazio verso nuove avventure.

Nella scena post-credit, invece, vediamo Cobb Vanth, ferito gravamente dopo il duello con Cad Bane, all’interno della vasca di bacta mentre cerca di curare le sue ferite. Subito dopo vediamo il Mod cyborg che aveva salvato Fennec preparare i suoi attrezzi, intento a “riparare” con parti meccaniche anche lo sceriffo di Freetown.

Di seguito potete recuperare l’ultima puntata della nostra rubrica Series in cui discutiamo sulla serie del momento:

Invece se volete recuperare le recensioni e le analisi degli episodi precedenti di The Book of Boba Fett vi riportiamo i link qui di seguito:

Recensione Capitolo 1 — Analisi Capitolo 1

Recensione Capitolo 2 — Analisi Capitolo 2

Recensione Capitolo 3 — Analisi Capitolo 3

Recensione Capitolo 4 — Analisi Capitolo 4

Recensione Capitolo 5 — Analisi Capitolo 5

Recensione Capitolo 6Analisi Capitolo 6

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