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The Book of Boba Fett: Capitolo 6 ‘Dal deserto uno sconosciuto’ – Analisi e easter egg dell’episodio

Il 2 febbraio è uscito il Capitolo 6 di The Book of Boba Fett, intitolato ‘Dal deserto uno sconosciuto‘. Nell’articolo vi proponiamo la nostra analisi della puntata e gli easter egg al suo interno.

The Book of Boba Fett – Analisi e easter egg del sesto episodio

Il sesto episodio di The Book of Boba Fett è stato diretto da Dave Filoni e co-sceneggiato da Jon Favreau e da Filoni stesso. Vediamo insieme gli easter egg all’interno della puntata.

Il ritorno dello sceriffo

L’episodio si apre su Tatooine, ma questa volta non con Boba Fett né con il Mandaloriano. Infatti vediamo un guppo di Pyke nel deserto alle prese con alcuni crediti e con un piccolo bauletto contenente la spezia. Infatti il Sindacato dei Pyke ha preso possesso di Tatooine e reso uno dei punti principali per il loro spaccio di spezia. All’improvviso sopraggiunge un individuo con la tipica divisa da sceriffo: è Cobb Vanth, ora a capo della cittadina di Mos Pelgo e che abbiamo già visto in live action nel Capitolo 9 ‘Lo Sceriffo’ di The Mandalorian (oltre ad essere comparso nella trilogia di romanzi di Aftermath).

La tensione è altissima e si susseguono alcune sequenze da film western: prima un campo largo che riprende Cobb Vanth di fronte ai Pyke e poi alcuni zoom sulle facce e sulle pistole. Vanth cerca prima di trattare con i Pyke, chiedendogli di andare via senza subire ripercussioni, ma quando uno dei Pyke prende la pistola, lo sceriffo di Mos Pelgo è costretto a reagire e, con una rapidità incredibile, riesce a sopraffare il gruppo eliminando 3 dei 4 Pyke presenti. L’ultimo desiste dall’utilizzare il suo blaster, e Cobb Vanth lo lascia andare con i crediti (contenuti in uno dei tipici Camtono) ma non prima di farsi consegnare il baule: lo sceriffo lo esamina e dentro trova appunto la spezia.

Luke e Grogu

Il Mandaloriano Din Djarin, a bordo della sua nuova N-1, esce dall’iperspazio e si avvicina ad un pianeta sconosciuto ricoperto da foreste. Una volta atterrato tra alcune montagne, il Mandaloriano viene accolto da R2-D2, che di certo non ha bisogno di presentazioni, e ovviamente Din Djarin è alla ricerca di Grogu, il quale si trova proprio su questo pianeta per essere sottoposto all’addestramento Jedi da parte di Luke Skywalker.

Il droide guida il Mandaloriano attraverso una foresta di bamboo fino ad arrivare di fronte ad una collinetta dove alcune droidi-formica (è la prima volta che li vediamo nella saga) stanno costruendo una struttura in pietra. R2-D2 si spegne da solo mentre alcuni droidi-formica costruiscono alla svelta una panchina di bamboo per Din Djarin, chiaro segno che il Mandaloriano dovrà aspettare prima di reincontrare Grogu.

Poco più in là, Luke Skywalker (qui interpretato da Scott Lang che fa da controfigura per il personaggio, mentre Mark Hamill presta la voce come in The Mandalorian) e il piccolo della specie di Yoda sono in fase di meditazione. Grogu si fa distrarre da alcune rane che vorrebbe mangiare utilizzando la Forza per attirarla a sè, ma viene fermato da Luke il quale gli chiede di concentrarsi. Luke fa tornare la rana nello stagno e poco dopo, stendendo il suo braccio destro (quello con la mano artificiale) per sollevare tutte le rane presenti nello stagno, dimostrando la sua enorme connessione con la Forza.

In seguito Luke e Grogu si incamminano nella foresta di bamboo, e il Jedi dice a Grogu che gli ricorda molto Yoda, e pronuncia le parole del suo vecchio maestro “La grandezza non conta” pronunciate in Episodio V – L’Impero Colpisce Ancora. Luke ricorda che Yoda parlava in modo criptico, e chiede a Grogu se si ricorda di qualcuno che parlasse così quando si trovava al Tempio Jedi. In seguito gli poggia una mano sulla testa per aiutare a ricordare il momento in cui è sfuggito all’Ordine 66.

Attraverso gli occhi di Grogu vediamo un breve flashback ai tempi delle Guerre dei Cloni con 3 Jedi intenti a difendersi da alcuni clonetrooper della 501esima ormai devoti all’Imperatore e non più alla Repubblica. Stoppando in un preciso momento, sembra comparire il logo di Barriss Offee (visto nella quinta stagione di The Clone Wars), ma per scoprire chi ha salvato il piccolo Grogu dovremo attendere ancora. Tornati al presente, Luke avverte il piccolo che la galassia è un posto pericoloso e che lui lo addestrerà in modo da potersi difendere da solo.

Il Mandaloriano intanto, ancora in attesa di rivedere il piccolo Grogu, viene raggiunto da Ahsoka Tano, qui nuovamente interpretata da Rosario Dawson dopo averla incontrata per la prima volta in live-action nel Capitolo 13 ‘La Jedi’ di The Mandalorian (e dopo averla conosciuta a fondo nelle serie animate di Filoni). Ahsoka afferma di essere “una vecchia amica di famiglia”, chiaro riferimento al suo rapporto maestro-allieva con Anakin Skywalker.

Il Mandaloriano ripete di voler vedere Grogu e l’ex-Jedi gli rivela che sta venendo addestrato da Luke, e afferma che sul pianeta un giorno verrà costruita una grande scuola Jedi: la struttura sembra proprio essere il primo pezzo della scuola Jedi che verrà poi distrutta da Ben Solo una volta passato al lato oscuro e dalla parte di Ren come mostrato nella miniserie a fumetti L’Ascesa di Kylo Ren e in alcuni flashback di Episodio VIII – Gli Ultimi Jedi.

Ahsoka non esita ad avvisare nuovamente Din Djarin che il legame tra lui e Grogu rischia di compromettere l’addestramento del piccolo, ma il Mandaloriano ripete che vuole solamente vedere e sta bene poiché lo considera un trovatello sotto la sua cura, e rivela di avergli portato un regalo. Ahsoka porta Din Djarin a vedere, solamente da lontano, l’addestramento di Grogu con Luke, e afferma che è stata la scelta del piccolo a portarlo lì e che Din deve accettarlo. Din Djarin consegna quindi ad Ahsoka l’armatura realizzata per Grogu e forgiata grazie al beskar fuso dalla lancia, e si dilegua dal pianeta.

Addestramento Jedi

Intanto, l’addestramento continua a Luke corre per la foresta portando Grogu sulle spalle proprio come faceva in Episodio V con Yoda (ci viene riproposto anche il salto con capriola). Luke si arrampica su un albero di bamboo e mostra a Grogu il panorama del pianeta e in questo frangente in sottofondo possiamo sentire l’iconico tema della Forza.

In seguito lo posa a terra e gli chiede di utilizzare la Forza per saltare. Il piccolo sembra inizialmente bloccato e in difficoltà e Luke prova a stimolarlo in tutti i modi poiché sente la Forza scorrere in lui, recitando le parole “Fallo, non provare” parafrasando l’iconica citazione sempre del Maestro Yoda “Fare o non fare, non esiste provare“. Dopo un’altra sessione di meditazione, Luke mostra a Grogu la sua spada laser a lama verde, che il piccolo osserva con curiosità.

In seguito Luke estrae un remoto d’addestramento (come quello quello utilizzato da lui stesso sul Falcon in Episodio IV o da Rey in Episodio IX) per testare i riflessi di Grogu. Dopo essere stato colpito alcune volte, il piccolo si sblocca e dimostra di avere enormi riflessi saltellando qua e la per la foresta (con dei salti molto simili a quelli di Yoda).

Mentre Luke lo osserva, viene raggiunto da Ahsoka, la quale è impressionata dai progressi di Grogu, e nota come Luke sia “proprio come suo padre”. I due pare si conoscano già, ma questo è il primo confronto che vediamo tra l’allieva e il figlio di Anakin. Luke nota come più che addestrarlo, lui sta cercando di fargli ricordare le sue abilità sopite.

Subito dopo Luke rivela di aver percepito la presenza del Mandaloriano ed esprime i suoi dubbi sul fatto che Grogu possa effettivamente diventare un Jedi, e Ahsoka nota la somiglianza di pensiero tra Anakin e il figlio. I due Jedi infine si separano.

Alla ricerca di alleati

Din Djarin, a bordo della sua N-1, si dirige al palazzo di Jabba (ormai dovremmo chiamarlo palazzo di Boba Fett). Una guardia Gamorreana lo accoglie prima di guidarlo verso la sala del trono, dove il nuovo Daimyo sta discutendo con Fennec Shand, Black Krrsantan e i Mod (e in un angolo anche il maggiordomo del sindaco, catturato nel Capitolo 3 di The Book of Boba Fett) il piano d’azione contro i Pyke. Fennec mostra una mappa olografica della città e poi presenta Din al resto del gruppo affermando che lui e il Wookiee saranno utili nella lotta ai Pyke, ma che necessitano di altre forze in campo. Din Djarin si offre di cercare persone che possano aiutarli nella loro missione.

Sempre a bordo del suo caccia stellare di Naboo, Din Djarin viaggia attraverso il deserto di Tatooine per giungere proprio a Mos Pelgo, ora nota col nome di Freetown. Lungo la strada, il Mandaloriano incontra un gruppo di Jawa che stanno trasportando un pezzo dello scheletro di un Drago Krayt (che sia lo stesso del Capitolo 9 di The Mandalorian?). Una volta giunto a Mos Pelgo, Din Djarin viene accolto dal diffidente vice-sceriffo della città, Scott, ma viene poi bloccato da Cobb Vanth stesso che lo porta al bar della città.

Una volta dentro (rivediamo anche il cameriere della specie Weequay), in Djarin chiede a Cobb Vanth di poter reclutare lui e la popolazione della città per aiutare Boba Fett a sconfiggere i Pyke, ma lo sceriffo risponde che lui e il suo popolo hanno smesso di combattere da quando hanno sconfitto il drago Krayt. Din Djarin prova a convincerlo dicendogli che Mos Pelgo potrebbe essere libera in questo momento ma che in futuro potrebbe essere occupata dai Pyke.

A quel punto Din Djarin se ne va ma Cobb Vanth chiede di riunire in un’assemblea tutte le persone di Freetown in grado di combattere. Il barista Weequay insiste che la questione dei Pyke non dovrebbe interessargli, ma lo sceriffo afferma che la popolazione potrebbe cambiare idea dopo che avrà sentito cosa ha da dire.

Lo straniero dal deserto

A quel punto, in una sena molto suggestiva, vediamo arrivare dal deserto una figura misteriosa, con un cappello da cow-boy e una posa tipica dei pistoleri dei film western. Preoccupato, Cobb Vanth chiede di far evacuare la città e dice a Scott di rimanere lontano. I fan più attenti avevano ormai riconosciuto la misteriosa figura: è Cad Bane, il noto cacciatore di taglie della specie dei Duros (dalla tipica pelle blu e grandi occhi rossi), comparso per la prima volta nell’episodio 1×22 di The Clone Wars (e protagonista di alcuni archi narrativi all’interno della stessa serie animata) ma comparso anche nella miniserie a fumetti Darth Maul del 2017 e negli episodi 1×08 e 1×09 di The Bad Batch.

Qui compare invece per la prima volta in live action, doppiato nuovamente da Corey Burton (che gli aveva prestato la voce nelle serie animate), mentre Doria Kingi presta le movenze al personaggio. Cad Bane, la persona dietro alle attività dei Pyke sul pianeta, arriva in città e nasce un confronto tra i due, con Vanth che gli chiede chi sia. Bane risponde dicendo che qualunque cifra Boba Fett lo stia pagando, lui potrà eguagliarla in modo da lasciarlo fuori dai giochi, ma il vice-sceriffo Scott interviene dicendo che Cobb Vanth non si farà corrompere.

Dopo alcune minacce velate si susseguono altre inquadrature tipiche dei film western e viene citato il famosissimo triello de Il Buono, il Brutto e il Cattivo di Sergio Leone che ha fatto la storia del cinema (dopotutto lo stesso Cad Bane è ispirato al personaggio de Il Cattivo, detto anche Sentenza, del film). Il cacciatore di taglie riesce a sparare a Vanth ferendolo e ad uccidere il vice-sceriffo. Mentre Vanth si trova a terra dolorante, Bane afferma che Tatooine appartiene al sindacato dei Pyke, e si dilegua.

Nel mentre, due Pyke entrano nella locanda di Garsa Fwip a Mos Espa. Mentre la band di Max Rebo suona intrattenendo gli ospiti del locale, due Twi’lek si offrono di ritirare i loro caschi per “pulirli” (ovvero riempirli di crediti, la stessa cosa che avevano fatto a Boba e Fennec nella prima puntata). Poco dopo, i due Pyke escono dal locale lasciando un contenitore Camtono sul tavolo, che poco dopo esplode provocando una fortissima detonazione dentro il locale. La dinamica è tipica dei gangster movie, e come ci ha fatto notare il nostro lettore Domenico Rizzo (che ringraziamo per la segnalazione), la scena sembra essere ripresa da una sequenza del film Gli Intoccabili del 1987, che vi proponiamo qui sotto:

La scelta di Grogu

Nella sequenza finale, ci troviamo all’interno del nuovo Tempio Jedi di Luke skywalker, il Maestro e Grogu siedono davanti ad un drappo rosso. Luke mostra prima al piccolo la cotta di maglia in beskar fatta forgiare dal Mandaloriano (curiosamente molto simile alla cotta di maglia in mithril di Frodo ne Il Signore degli Anelli). Subito dopo, da uno scrigno tira fuori la spada laser di Yoda, mostrando la corta lama verde che abbiamo imparato ad amare nei prequel.

In questo frangente c’è da fare una precisazione: nella serie a fumetti Darth Vader (2017), scritta da Charles Soule ed illustrata dall’italiano Giuseppe Camuncoli, il personaggio di Mas Amedda (il vice e portavoce di Palpatine) bruciava varie spade laser, simbolo della caduta dei Jedi, e tra queste era presente anche quella di Yoda. Successivamente, Pablo Hidalgo del Lucasfilm Story Group affermò che Yoda possedeva più spade laser e che quella bruciata è solo una delle tante.

A questo punto, Luke pone di fronte a Grogu un’ardua scelta: il piccolo dovrà decidere se seguire la Via e il credo Mandaloriano o se continuare l’addestramento e seguire la via dei Jedi diventando il primo studente della nuova accademia.

Di seguito potete recuperare l’ultima puntata della nostra rubrica Series in cui discutiamo sulla serie del momento:

Invece se volete recuperare le recensioni e le analisi degli episodi precedenti di The Book of Boba Fett vi riportiamo i link qui di seguito:

Recensione Capitolo 1 — Analisi Capitolo 1

Recensione Capitolo 2 — Analisi Capitolo 2

Recensione Capitolo 3 — Analisi Capitolo 3

Recensione Capitolo 4 — Analisi Capitolo 4

Recensione Capitolo 5Analisi Capitolo 5

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