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Dave Filoni e Rosario Dawson parlano di Ahsoka Tano, Grogu, Thrawn e di The Mandalorian Capitolo 13

The Mandalorian ci ha regalato l’ennesimo e attesissimo debutto live action: Ahsoka Tano. Interpretata magistralmente da Rosario Dawson, Vanity Fair riporta una lunga e interessante intervista all’attrice e a Dave Filoni, regista e padre creatore del personaggio.

A Mandalorian and a Jedi? They’ll never see it coming

Sebbene fossimo preparati all’arrivo del personaggio grazie ai rumor che circolavano da circa un anno, non è mancato l’effetto wow. La trasposizione live action ha soddisfatto la maggior parte dei fan, regalandoci un’Ahsoka Tano molto cambiata da come l’avevamo lasciata in Rebels e con qualche caratteristica fisica diversa.

I fan non si sono fatti scappare questi dettagli, ma nemmeno Dave Filoni e Rosario Dawson, che appunto nell’intervista vanno ad approfondire tutto quello che circonda il personaggio e la sua trasposizione, non solo fisica ma anche caratteriale.

L’inizio

Come spesso succede in queste vicende parte tutto quasi per scherzo. Infatti l’attrice racconta come tutto sia partito anni fa con un Tweet che la vedeva protagonista di un fan cast nei panni della Padawan di Anakin Skywalker. Le voci incredibilmente sono arrivate a Dave Filoni, che dice di aver notato fin da subito l’attrice come potenziale Ahsoka Tano.

L’attrice si dimostrò da subito più che predisposta a scendere in campo come Ahsoka, fino a quando, circa un anno fa non arrivò la fatidica chiamata da Filone e Favreau. I due hanno mostrato all’attrice diversi artwork che la vedevano nei panni di Ahsoka e alla fine dei giochi, lei accettò di interpretare la Togruta.

Chi è Ahsoka Tano?

Per noi fan chi sia Ahsoka Tano è più che chiaro, ma per un’attrice che deve interpretare il personaggio non è così scontato. La Dawson racconta di come abbia incominciato ad approfondire il personaggio vedendosi tutte le serie TV, i Film e soprattutto approfondendo il legame la legava ad Anakin.

Legame particolarmente curioso, in quanto l’attrice rivela di aver fatto scuola di recitazione con Hyden Christensen, che ha interpretato proprio Anakin Skywalker. A volte il destino è davvero ironico.

Sul set con… George Lucas

Sebbene l’episodio sia diretto da Dave Filoni, sul set era presente anche il creatore di Star Wars e co-creatore del personaggio di Ahsoka, niente di meno che George Lucas. L’attrice dichiara di essere stata estremamente elettrizzata ed eccitata di lavorare con uno storico regista come Lucas.

Dichiara anche l’amore che Lucas ha espresso per The Child, ora meglio noto come Grogu. Inoltra racconta di come sia stata una vera e propria esperienza provante sotto diversi aspetti.

Trucco, parrucco e… azione

Uno dei dettagli che subito hanno notato i fan, sono i lekku e i montral decisamente ridotti rispetto a quanto visto in Rebels. Vi stupirà – o forse no – la risposta di Dave Filoni, che sembra non aver dato particolare importanza a quel dettaglio, anzi, abbiamo addirittura rischiato di avere un’Ahsoka dagli occhi marroni e non azzurri.

La lunghezza dei lekku e dei montral è stata fatta su misura dell’attrice per garantire la massima aderenza e libertà di movimento anche nelle scene di azione. Dimensioni maggiori li avrebbero resi troppo “finti” e inutilizzabili nelle scene di maggior movimento. Altro dettaglio – a parere mio incredibile – è come sia stata l’attrice ad insistere per  indossare le lenti a contatto azzurre. Infatti Filoni avrebbe detto: “Non è perché nella serie animata la vediamo con gli occhi azzurri, li debba avere anche qua”. Alla fine l’attrice ha avuto fortunatamente la meglio e ci ha regalato Ahsoka per come la conosciamo.

Altra parte molto interessante riguarda il trucco, molto pesante ma studiato profondamente perché non facesse troppo contrasto con The Volume e le ambientazioni in cui si svolge l’episodio. Sono state fate letteralmente decine di prove prima di trovare il colore adatto.

I’m no Jedi. O forse sì?

Molto interessante anche la spiegazione che filoni da sullo stato del personaggio in The Mandalorian.

Dice di vederla come un personaggio solitario, un Samurai o addirittura la paragona a Gandalf, una portatrice di una conoscenza antica che sta per andare persa del tutto ma che grazie a lei continua a rimanere in vita.

Sottolinea come i fan si leghino troppo alla famosa frase “I’m no Jedi”. Per il creatore il personaggio è molto più Jedi di tanti Cavallieri Jedi che sono definiti tali di rango. Di fatto Ahsoka è cresciuta con le regole e le vie dei Jedi e questo farà sempre parte di lei. Inoltre è consapevole di essere una delle ultime e per questo valuta di diventare la maestra di Grogu.

Grogu e Ahsoka Tano

L’identità di Grogu e la sua backstory è stata volutamente rivelata da Ashoka, spiega Filoni, in quanto lei è una delle poche persone rimaste nella Galassia a poter dire “ho incotrato qualcuno della sua razza”. Senza considerare che è anche una delle ultime persone ad aver vissuto i Jedi nella loro epoca di maggior potere.

Parla anche della potenza che il compositore, Ludwig Göransson, ha regalato al momento in cui viene nominato Yoda. Grazie alle note di Williams è come se lo spirito del grande Maestro Jedi fosse li.

Ahsoka Tano in quel momento racconta una storia legata ai Jedi e al passato, come Ben Kenobi fa con Luke in Episodio IV. Un momento molto potente.

Altro momento di grande impatto è quando Ahsoka ricorda Anakin e la sua caduta al lato oscuro. Cosa che la blocca totalmente dall’addestrare Grogu. Definisce Anakin ancora con grande rispetto e nostalgia, definendolo “Il migliore di noi”. Un altro momento di grande potenza regalato da questi due personaggi.

Ma questo non è l’unica cosa che blocca Ashoka, infatti c’è anche una missione di mezzo…

Il Grand’ammiraglio Thrawn

Qui arriva l’altra grande sorpresa di questa intervista, infatti Filoni suggerisce che il finale di Rebels in cui vediamo Ashoka partire alla ricerca di Thrawn ed Ezra, potrebbe essere ambientato DOPO gli eventi di The Mandalorian e non prima come tutti davamo per scontato.

Insomma le sorprese non sembrano finire mai. Non vediamo l’ora di scoprirne di più.

Link all’intervista originale.

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