Intervistato due giorni fa da The Hollywood Reporter, Ewan McGregor, interprete del maestro Kenobi nella trilogia prequel, racconta la sua esperienza nel mondo di Star Wars. I dettagli nell’articolo
Ewan McGregor, di nuovo Obi-Wan
Ewan McGregor è pronto a rivestire i panni del maestro Obi-Wan Kenobi. La serie omonima è in piena fase di produzione in quel di Los Angeles (qui vi abbiamo parlato del set e del fatto che plausibilmente rivedremo l’abitazione del vecchio Ben). Di recente The Hollywood Reporter ha intervistato McGregor, il quale ha espresso la sua visione di ciò che per lui è stato Star Wars e di quel che vuol dire tornare a indossare la tunica Jedi.
Tanto per cominciare, l’attore ricorda l’emozione provata ormai più di 20 anni fa quando ottenne la parte per Kenobi in Episodio I, consapevole di quel che rappresentava far parte di un mondo che aveva vantato di avere tra le sue fila, ancor prima, stelle del calibro di Harrison Ford. Riferendosi a tutta la trilogia prequel, McGregor ammette che un aspetto particolarmente problematico fu l’accoglienza del pubblico, mutata nel tempo da “indifferenza” a “ostilità”. Una serie di film, in sostanza, che viveva all’ombra della trilogia originale, e che creò non poche difficoltà anche agli stessi attori, tra cui il nostro Obi-Wan: come racconta nell’intervista, quello che era cominciato come un sogno si stava gradualmente trasformando in un incubo, a causa dell’eccessivo impiego di CGI da parte di George Lucas e, di conseguenza, mesi e mesi trascorsi su un set composto quasi prevalentemente da bluescreen.
Per una una serie di fattori, che includono la differente percezione che oggi ha la massa nei confronti della trilogia prequel, il successo di The Mandalorian, e il raggiungimento dei 50 anni di età, grazie ai quali McGregor si sente più “vicino” alla parte interpretata dal Alec Guinness (il vecchio Ben Kenobi), l’attore britannico si ritiene decisamente entusiasta per la futura serie di cui sarà protagonista. Il suo ruolo richiederà un’impeccabile forma fisica, ragion per cui è sottoposto a sessioni quotidiane di due ore e mezza per quel che riguarda il combattimento con la spada. Sessioni che, a quanto pare, l’attore ha dovuto interrompere solo per un paio di giorni, avendo fisicamente accusato gli effetti della seconda dose di vaccino.
McGregor ha aggiunto che l’effetto “bluescreen set” di cui vi abbiamo parlato sopra verrà meno in Obi-Wan Kenobi, grazie all’uso del Volume già sperimentato in The Mandalorian. Motivo per cui, nel concreto, quando bisogna girare una scena nel bel mezzo del deserto di Tatooine si ha la sensazione di trovarsi fisicamente in quel luogo, il che facilita non poco il rendimento della recitazione attoriale.
La tecnologia Volume utilizzata in The Mandalorian
Ewan McGregor ha poi confermato che negli ultimi anni ci sono state trattative per un ritorno nei panni di Kenobi, specificando che il progetto era un film, prima dello sfortunato flop di Solo: A Star Wars Story. La struttura si è poi trasformata, tra l’altro espandendosi: a quanto pare infatti lo show Obi-Wan Kenobi sarà composto da sei episodi, tutti diretti da Deborah Chow, la quale ha precedentemente diretto due capitoli della serie The Mandalorian ed è stata definita dallo stesso McGregor “un’eccezionale regista”. Le riprese vere e proprie sono ancora in stato preliminare: la regista e gli attori si stanno più che altro concentrando sugli screen test. Alla domanda dell’intervistatore circa la possibilità che uno di questi screen test si fosse svolto con un giovane Luke Skywalker, Ewan McGregor ha risposto con un sorriso: “È possibile, non so”.
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