Il produttore Adi Shankar in un’ intervista fatta a comicbook.com ha esplicitamente dichiarato di non amare l’universo di Star Wars, arrivando a definirlo un prodotto “Horrible”. Per chi non conoscesse il personaggio, Adi Shankar è un produttore indo americano salito al soglio della cronaca in occidente per aver realizzato il film Dredd del 2012 e curato la serie di Castelvania, ma è famoso nell’ambiente Nerd per aver prodotto i suoi Bootleg movie con personaggi famosi, come ad esempio The Punisher: Dirty Laundry. In questo momento ha appena finito di realizzare il film ” Power Ranger”.
Parlando proprio di questo film Shankar ha paragonato l’universo narrativo dei PR a Star Wars dicendo che, sotto tutti gli aspetti, il secondo risulterebbe completamente perdente. Infatti, mentre evidenziava come i Power Ranger nascondano un potenziale enorme, trattando di temi come l’integrazione, l’unione e gli scontri tra visioni differenti, ha parlato di Star Wars definendolo “prodotto perdente”. Certo, considerando i numeri, parlare di un ” prodotto perdente” è quantomeno ironico, ma vale la pena entrare nei particolari e capire meglio quale siano i punti della critica di Adi: sono principalmente due, ossia il dualismo bene/male troppo netto e la mancanza di presupposti narrativi all’intera storia.
Adi infatti ritiene che il focus di tutti i film di Guerre Stellari sia la lotta tra il bene ed il male, ma questa lotta ha contorni troppo netti per mantenersi interessante. Questo punto potrebbe essere visto come un punto debole perché fa perdere spessore alla narrazione. e’ sempre possibile sapere sempre chi siano i buoni e chi siano i cattivi, come in un vecchio film western. La seconda ” accusa” viene mossa sulle intenzioni: Adi si chiede per quale motivo impero e repubblica si combattano, perché non si capisce bene mai quali siano le reali intenzioni dei ribelli, e cosa ci sia di cosi sbagliato l’impero; non si parla mai di ideali, di visioni politiche reali, non si parla di intenzioni.
Ora quest’analisi poteva aver un senso nella prima trilogia. In effetti la prima triiogia si basa sull’accettazione che tutto ciò che faccia l’impero sia terribilmente malvagio, mentre ogni azione ribelle sia necessaria ad eradicare il male. Già nella seconda trilogia abbiamo assistito ad un tentativo audace da parte di Lucas di sfumare la storia e stemperare il dualismo inserendo giochi di potere e congiure. Nella terza trilogia invece, come esplicitamente dichiarato da JJ Abrhams la situazione cambierà radicalmente rompendo lo schema narrativo classico ed inserendo dicotomie piu sfumate, purtroppo finora con risultati deludenti. Che dire? A questo punto sono curioso di vedere, prossimamente sullo schermo, quali e quanti spunti narrativi il film sui Power Ranger di Shankar sarà davvero capace di sviluppare.
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