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Kit Fisto: il maestro jedi che sfidò il lato oscuro

Kit Fisto era un maestro jedi della specie nautolan, originario del pianeta Glee Anselm. Era noto per le sue abilità di spadaccino, per il suo carisma e per il suo senso dell’umorismo. Durante le guerre dei cloni, servì come generale dell’esercito della Repubblica e come membro del consiglio jedi. Partecipò a numerose battaglie e missioni, affrontando nemici come il generale Grievous e il signore dei sith Darth Sidious. La sua vita fu segnata da grandi successi e tragiche perdite, ma anche da una profonda dedizione alla Forza e ai suoi principi.

Le origini

Kit Fisto nacque su Glee Anselm, un pianeta acquatico abitato dai nautolan e dai anselmiani. Fin da piccolo mostrò una forte sensibilità alla Forza e una parentela con Neaded Fisto, un famoso eroe nautolan. Come ogni nautolan, aveva dei tentacoli che partivano dalla testa, che gli servivano come sensori olfattivi e gli permettevano di percepire le emozioni altrui. Aveva anche degli occhi completamente scuri e una pelle verde. Era in grado di vivere sia sulla terraferma che in acqua, ma eccelleva nel nuoto più dei suoi simili. Affinò le sue abilità della Forza per manipolare l’acqua sia per scopo offensivo che difensivo e per generare bolle con la Forza.

Fu scoperto dai jedi e portato al tempio di Coruscant, dove iniziò il suo addestramento come iniziato. Dimostrò una grande abilità con la spada laser, preferendo una lama verde e uno stile di combattimento agile e veloce. Divenne il padawan del maestro Tholme, con il quale sviluppò un forte legame. Insieme, compirono diverse missioni, tra cui una su Ord Mantell, dove dovettero affrontare dei pirati spaziali. Durante questa missione, Kit Fisto salvò la vita al suo maestro, che rimase ferito da una trappola esplosiva. Questo gesto gli valse il riconoscimento come cavaliere jedi.

La carriera da maestro

Dopo essere diventato un cavaliere jedi, Kit Fisto prese come suo primo padawan Bant Eerin, una mon calamari femmina. I due formarono un buon rapporto, basato sul rispetto e sull’affetto. Kit Fisto insegnò a Bant Eerin le sue tecniche acquatiche e la guidò fino al suo esame da cavaliere. In seguito, prese come suo secondo padawan Nahdar Vebb, un mon calamari maschio. Con lui, ebbe un rapporto più conflittuale, a causa delle divergenze sul ruolo dei jedi nella guerra.

Kit Fisto si distinse come uno dei migliori spadaccini dell’ordine jedi, possedendo alcune delle più raffinate abilità di duello. Era anche un leader capace e carismatico, in grado di ispirare fiducia e coraggio ai suoi alleati. Ma non era solo un guerriero, era anche un jedi compassionevole e umile, che cercava sempre di mantenere la pace e l’armonia. Era anche dotato di un senso dell’umorismo, che usava per alleggerire le tensioni e per mostrare la sua personalità solare.

Le guerre dei cloni

Quando scoppiò la guerra tra la Repubblica e la Confederazione dei sistemi indipendenti, Kit Fisto si schierò con la Repubblica e divenne un generale dell’esercito dei cloni. Partecipò alla battaglia di Geonosis, il primo grande conflitto della guerra, dove guidò un gruppo di jedi contro le forze separatiste. Durante la battaglia, salvò la vita al maestro Mace Windu, che stava per essere ucciso dal conte Dooku. In seguito, partecipò a una missione segreta sul pianeta Hissrich, dove dovette infiltrarsi in una base separatista e distruggerla.

Una delle sue missioni più importanti fu quella di catturare il viceré Nute Gunray, il leader dei neimoidiani e uno dei capi della Confederazione. Kit Fisto e il suo padawan Nahdar Vebb seguirono la sua traccia fino al pianeta Vassek, dove scoprirono che si trattava di una trappola. Invece di Gunray, trovarono il generale Grievous, il comandante delle armate droide e un temibile cacciatore di jedi. Kit Fisto e Nahdar Vebb si trovarono a dover affrontare il generale e le sue guardie magnaguardie nella sua tana. Durante lo scontro, Nahdar Vebb fu ucciso da Grievous, mentre Kit Fisto riuscì a sfuggirgli e a fuggire con la sua nave. Questa perdita fu molto dolorosa per Kit Fisto, che si sentì responsabile per la morte del suo padawan.

Kit Fisto ebbe anche l’occasione di dimostrare le sue abilità acquatiche nella battaglia di Mon Calamari, dove fu inviato per aiutare i mon calamari contro i quarren, sostenuti dai separatisti. Kit Fisto guidò una squadra d’assalto composta da cloni scuba e da cavalieri karkarodon, una specie di predatori acquatici. La battaglia si rivelò difficile, poiché i separatisti disponevano di un enorme mostro marino chiamato hydroid medusa, capace di elettrocutare i nemici. Kit Fisto riuscì a neutralizzare il mostro, ma fu catturato e torturato dal comandante separatista Riff Tamson. Fu liberato grazie all’intervento del principe Lee-Char, il legittimo erede al trono di Mon Calamari, e del capitano Ackbar, il leader militare dei mon calamari. Kit Fisto aiutò poi Lee-Char a riunire i mon calamari e i quarren, e a sconfiggere i separatisti.

Il consiglio jedi e la fine

Per i suoi meriti e il suo comportamento esemplare, Kit Fisto fu nominato membro del consiglio jedi, il massimo organo decisionale dell’ordine. Da quel momento, prese parte alle decisioni più importanti riguardanti la guerra e la Repubblica. Partecipò anche a diverse missioni, tra cui quella su Cato Neimoidia, dove cercò nuovamente di catturare Nute Gunray, senza successo, e quella su Coruscant, dove combatté le forze aeree separatiste con il suo caccia.

Quando il cavaliere jedi Anakin Skywalker rivelò al maestro Mace Windu che il cancelliere Palpatine era in realtà il signore dei sith Darth Sidious, Kit Fisto fu uno dei quattro jedi scelti da Windu per arrestarlo. Gli altri erano Agen Kolar e Saesee Tiin. I quattro jedi si recarono negli uffici del cancelliere, dove lo affrontarono. Sidious però estrasse la sua spada laser e li attaccò con una furia incredibile. Kit Fisto fu il terzo a cadere, dopo Kolar e Tiin, colpito da un fendente mortale. Solo Windu riuscì a tenergli testa, ma fu tradito da Skywalker, che si unì al lato oscuro. Con la morte di Kit Fisto e degli altri jedi, Sidious diede il via all’ordine 66, che portò alla distruzione dell’ordine jedi e alla nascita dell’Impero Galattico.

L’eredità

Kit Fisto fu uno dei jedi più ammirati e rispettati della sua epoca, sia dai suoi colleghi che dai cittadini della Repubblica. La sua morte fu un duro colpo per l’ordine jedi e per la galassia. Tuttavia, il suo spirito non si spense, ma continuò a vivere nella Forza e nella memoria di coloro che lo conobbero. Tra questi, c’erano il maestro Yoda, il maestro Obi-Wan Ken

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