Veronica Pieri ha iniziato ad appassionarsi al mondo dei cosplayer intorno ai 21 anni. Fino ad allora non era mai stata un’amante dei costumi, tanto che raramente aveva partecipato a feste di Carnevale. Se pensate che da piccola amasse travestirsi da principessa, siete fuori strada: era sicuramente per lei più congeniale vedersi come un eroe o un personaggio che arrivava sul più bello a salvare la situazione. La scintilla è scoccata con Frozen, e precisamente con il personaggio di Anna: finalmente una principessa fuori dagli schemi, risoluta e pronta al sacrificio per le persone amate. Il primo cosplay di Anna è stato realizzato interamente in casa, aveva qualche difetto ma nel complesso era molto carino. Nello stesso periodo, con l’uscita al cinema dei sequel di Star Wars, si è riacceso il grande amore per la saga: intorno agli anni 2000 aveva conosciuto Star Wars attraverso i prequel ed era rimasta affascinata da Padmè ma, con la visione della trilogia originale, quello per la Principessa Leia fu amore incondizionato. Un’eroina come non ne aveva mai viste, bella e simpatica e dissacrante…Insomma il personaggio a cui ispirarsi e dedicare i futuri costumi. Da quel momento fino ad oggi Veronica ha realizzato ben 9 versioni di Leia e 2 di Padmè ma sicuramente non si fermerà a questi.
Veronica ha interpretato un insieme di personaggi molto diversi tra di loro, che fanno parte del mondo fantasy, fantascienza e storici. Per quanto riguarda Star Wars oltre a Leia e a Padmè possiede anche una versione del personaggio meno conosciuto di Mara Jade (da l’Universo espanso). Margaery Tyrell del “Trono di Spade”, Sabrina Spellman, Anna Bolena con un costume tratto dalla serie televisiva “I Tudors” e nell’ultimo periodo è riuscita a ultimare un progetto a cui era molto affezionata, una versione che si ispira al vestito della Regina Elizabeth Tudor usato per la sua incoronazione.
I costumi ai quali Veronica è maggiormente legata sono ovviamente quelli di Leia Organa. Questo personaggio è per lei non solo fonte di ispirazione e di orgoglio ma le ha dato sempre grandissime soddisfazioni: ogni volta che le chiedono una foto o un bambino la prende per mano viene ripagata di tutto il lavoro e la preparazione che sta dietro al personaggio.
Considerata l’accuratezza a cui un buon cosplayer aspira, Veronica preferisce affidarsi a sarte professioniste per quanto riguarda la parte sartoriale e lo stesso per quanto riguarda gli accessori. Le acconciature invece sono realizzate con posticci già pronti per ogni versione, con extension o parrucche di ottima qualità.
Veronica crede che per diventare buoni cosplayer serva innanzitutto una grande passione e amore per il personaggio che si vuole interpretare, una grande conoscenza e attenzione per le caratteristiche di ognuno ( modo di muoversi, atteggiamenti) e soprattutto non si debba mai essere approssimativi ma cercare di rendere il più fedelmente possibile il personaggio.
Fare cosplay per Veronica è semplicemente una passione, un hobby, un modo per evadere dalla realtà e conoscere nuove persone. Non ha mai pensato a questo come una fonte di guadagno. Grazie a questo mondo è possibile conoscere molte persone e stringere nuove amicizie, conoscere anche realtà diverse dalla propria, viaggiare per tutta Italia e anche all’estero.
Negli ultimi anni ha preso parte a moltissimi eventi in varie parti d’Italia. Sicuramente le fiere alle quali è maggiormente legata sono Lucca Comics: cinque giorni di full immersion nel mondo del Cosplay dove è possibile ritrovare tutti gli amici, anche virtuali. L’altra è Vinci, la Festa Dell’Unicorno: questa è una fiera dal sapore magico con un’atmosfera unica, è impossibile non amarla.
Sicuramente i social network hanno avuto un grosso impatto nel mondo del cosplay, di fatto rappresentano una vetrina continua per i cosplayer, che postano i propri lavori, le proprie interpretazioni, i photoset. Molti ragazzi hanno raggiunto una buona popolarità grazie ai social, tanto da farne quasi una professione. I social servono anche a sostenersi a vicenda, ricondividendo e commentando i lavori degli altri.
L’altra faccia della medaglia è che a volte si trovano persone che non capiscono il senso del cosplay e si “divertono” a commentare anche pesantemente il lavoro dei cosplayer, ma di questo non se ne è mai preoccupata.
Veronica ritiene sia giusto che ognuno possa esprimere la propria creatività come meglio crede, se questo vuol dire realizzare “original” perché no? La cosa importante è quella di restare sempre in una prospettiva rispettosa e mai dissacrante.
Veronica sorride ancora al ricordo di quando durante una manifestazione si è trovata con un bimbo piccolissimo in braccio senza sapere nemmeno da dove era arrivato: i genitori, grandi fans di Star Wars, lo avevano “”lanciato”” in braccio alla Principessa per fotografarlo.
Veronica si sente di consigliare a chi vuole intraprendere la strada del cosplayer di prenderla come un gioco, di porsi l’obiettivo di divertirsi e di condividere questa passione con gli altri senza avere paura di mostrarsi. E’ un esercizio che serve anche ai più timidi, l’importante è non prendersi troppo sul serio.
Per quanto la riguarda pensa che essere entrata a far parte di questo mondo l’abbia aiutata ad essere una persona più sicura di sé, più aperta verso gli altri e più disponibile a fare nuove esperienze e , superato questo brutto periodo in cui ci troviamo, non vede l’ora di farne altre.
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