Il cosplay è un fenomeno culturale che consiste nel travestirsi e impersonare personaggi di fantasia tratti da anime, manga, videogiochi, fumetti, film, serie TV e altre opere di narrativa. Il termine cosplay è una contrazione di costume play, che sottolinea l’aspetto ludico e performativo di questa pratica. I cosplayer, ovvero coloro che si dedicano al cosplay, non si limitano a indossare i costumi dei loro personaggi preferiti, ma cercano di imitarne anche le espressioni, le pose, i gesti e le battute. Il cosplay è quindi una forma di espressione artistica e di apprezzamento per le opere di cui i cosplayer sono fan.
Il cosplay ha origini lontane e complesse, che coinvolgono diverse culture e generi. Sebbene molti pensino che il cosplay sia nato in Giappone, in realtà esso ha avuto inizio negli Stati Uniti alla fine degli anni ’30, quando un uomo americano di nome Forrest J. Ackerman si presentò a una convention di fantascienza con un abito futuristico. Non si trattava di un personaggio specifico, ma di un tentativo di ricreare l’atmosfera del genere a cui la convention era dedicata. La sua idea ebbe successo e presto le convention furono popolate da persone in costume, che ricevevano premi per i loro sforzi.
Fu solo nel 1984 che Nobuyuki Takahashi, il fondatore di Studio Hard, portò la pratica da una convention di fantascienza a Los Angeles in Giappone e iniziò a incoraggiare i fan degli anime a fare lo stesso alle loro convention. Da allora, il cosplay si diffuse rapidamente in Giappone e nel resto del mondo, diventando uno dei fenomeni più caratteristici della cultura otaku. Il Giappone divenne il centro nevralgico del cosplay, con eventi come il Comiket e il World Cosplay Summit che attiravano migliaia di partecipanti e spettatori ogni anno.
Il cosplay non è solo un hobby, ma anche una forma di comunicazione e di appartenenza a una comunità. I cosplayer condividono la loro passione attraverso forum, siti web, social media, riviste e fanzine dedicate al cosplay. Si scambiano consigli, trucchi, tutorial e pattern per realizzare i costumi più accurati e originali possibili. Si incontrano anche in occasioni informali per discutere dei loro progetti, lavorare insieme ai costumi, archiviare i cosplay storici e socializzare con persone che hanno gli stessi interessi. Alcuni cosplayer partecipano anche a concorsi, shooting fotografici o performance teatrali basate sui loro personaggi.
Il cosplay è un’arte con la A maiuscola, che si crea, si indossa e si vive. Negli ultimi anni ha occupato un posto di rilievo nel panorama mediatico italiano, grazie anche al lavoro di promozione e gestione di eventi dedicati da parte di Satyrnet e del suo fondatore Gianluca Falletta. Satyrnet ha sempre cercato di valorizzare questo fenomeno a livello mediatico fin dal suo arrivo in Italia, organizzando eventi come il Lucca Comics & Games, il Romics e il Napoli Comicon. Ma non solo: Satyrnet ha anche portato il cosplay a livello accademico universitario, cercando di promuovere i numerosi aspetti positivi che questo movimento ha alle spalle con convegni e seminari. Tra questi spicca il primo corso universitario italiano dedicato al cosplay presso l’Università degli Studi Roma Tre. Il corso ha lo scopo di analizzare il cosplay sotto vari punti di vista: storico, sociologico, psicologico, artistico ed economico.
Il cosplay è quindi un fenomeno ricco e variegato, che coinvolge diverse sfere della cultura popolare e che offre ai suoi praticanti la possibilità di esprimere la loro creatività e la loro identità attraverso i personaggi che ammirano.
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