Steve McNiven, che illustrerà il preludio al crossover fumettistico Star Wars: War of the Bounty Hunters Alpha 1, ha rilasciato un’interessante intervista al sito ufficiale di Star Wars raccontando vari aneddoti che lo legano alla galassia lontana lontana.
Star Wars: War of the Bounty Hunters – il processo creativo
Annunciato lo scorso febbraio, War of the Bounty Hunters è un crossover fumettistico, edito dalla Marvel, che collegherà la miniserie con le storie delle 4 serie regolari a fumetti attualmente in corso: Star Wars, Bounty Hunters, Darth Vader e Doctor Aphra. La storia principale si svolgerà attorno alla figura di Boba Fett, e racconterà gli eventi tra il finale di Episodio V – L’Impero Colpisce Ancora, in cui il cacciatore di taglie intrappola Han Solo nella carbonite, e l’inizio di Episodio VI – Il Ritorno dello Jedi, in cui vediamo Han Solo nel Palazzo di Jabba.
Il 5 maggio sugli scaffali d’oltreoceano arriverà il preludio alla serie, War of the Bounty Hunters Alpha 1, per poi proseguire con una mini-serie che sarà composta da 5 numeri. Inoltre, per tutti i mesi di maggio, giugno e luglio si alterneranno i numeri delle 4 serie regolari che faranno parte di questo crossover (questa settimana sono uscite le copertine variant dei numeri di luglio).
Steve McNiven, uno dei più noti disegnatori della Marvel, è stato scelto per realizzare i disegni del preludio alla serie. L’artista, che tornerà a collaborare con Charles Soule, ha rilasciato un’intervista in cui ha raccontato il suo rapporto con Star Wars e ha spiegato il processo creativo per arrivare ai disegni finali che vedremo tra le pagine del fumetto. McNiven ha inizialmente raccontato qual è stato il suo primo contatto con la saga:
Io c’ero quando il primo film è uscito al cinema, avevo 10 anni e mi ha sconvolto per quanto fosse bello. Sono tornato al cinema più volte quell’estate per rivedere il film tantissime volte, e ho comprato tutti i giocattoli, le carte, i fumetti e qualunque cosa su cui potessi mettere le mani. Lo faccio ancora, più o meno. Potreste definirmi un fan di lunga data di Star Wars.
L’artista ha poi proseguito spiegando come è stato lavorare in prima persona ad un fumetto di Star Wars per la prima volta:
Finalmente. Mi ero occupato di un gioco di carte collezionabili per la Topps circa 10 anni fa, si trattava di Luke su uno speeder se non ricordo male, ma ho avuto il forte desiderio di illustrare un fumetto di Star Wars da quando avevo 10 anni. Questa è la mia prima esperienza in una serie a fumetti all’interno dell’universo di Star Wars e non potrei essere più felice ed entusiasta.
Ho una bravissimo collaboratore, Charles Soule, che ha ideato e scritto la storia di questo preludio e dell’intera miniserie. Lui è uno scrittore fantastico e da anni è fortemente coinvolto e legato all’universo di Star Wars. Ha ideato una storia straordinaria piena di tutti quegli elementi che hanno reso grande Star Wars, il lavoro dei miei sogni. Non ditelo alla Marvel, ma l’avrei fatto anche gratis.
A McNiven è stato infine chiesto se tornerebbe volentieri nella galassia lontana lontana:
Spero proprio di sì. Per me è un tale onore disegnare tutte quelle cose iconiche di Star Wars con cui sono cresciuto. E ci sono sempre più cose su cui mi piacerebbe lavorare, per non parlare di tutte quelle storie che ancora non sono state raccontate. In questo momento mi sto occupando delle copertine regolari della miniserie, quindi sto ancora disegnando Star Wars a tutti gli effetti, e non ne potrei essere più felice. Ho pure dovuto disegnare Jabba the Hutt l’altro giorno, ma niente spoiler.
Inoltre sono stati rilasciati alcuni sketch preparatori di McNiven che hanno portato al disegno finale di alcune delle splendide tavole e copertine che potremo ammirare da maggio. Qui di seguito potete apprezzare la sequenza di bozzetti realizzati per la copertina. Come si può notare alcuni dettagli cambiano dai primi sketch all’immagine definitiva a seconda di come evolvono i concept e la storia:
Uno degli aspetti più interessanti di Star Wars, come dichiarato anche da McNiven, è la presenza di una moltitudine di razze e specie ognuna con le sue peculiari caratteristiche fisiche. Quindi l’artista si è divertito molto, per esempio, ad illustrare il dottore della specie dei Besalisk che potete vedere qui sotto. McNiven ha spiegato che preferisce usare tecniche tradizionali di disegni a mano, mentre impiega software digitali solo per le fasi iniziali di concept e di sketch veloci.
Successivamente è stato svelato lo sketch di una pagina all’interno del fumetto in cui Boba Fett combatte contro un rivale, e nel bozzetto preliminare si possono notare alcune note a margine che McNiven segnava in base alla storia che mano a mano veniva scritta dal collega Soule:
Infine, McNiven ha dichiarato che uno dei personaggi che adora e che si diverte a disegnare è proprio il noto cacciatore di taglie Boba Fett:
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