Il 10 aprile è uscito su Disney+ il dodicesimo episodio della terza stagione di The Bad Batch, intitolato “Juggernaut“. Di seguito vi proponiamo la nostra analisi.
The Bad Batch 3: l’analisi del dodicesimo episodio
Il dodicesimo episodio della terza stagione di The Bad Batch si apre con la nave del clone CX-2 che giunge alla base Tantiss sul piaeta Wayland per consegnare Omega (rapita su Pabu) alla fine dell’episodio precedente. Una volta atterrati, vengono accolti dal dottor Hemlock che accompagna Omega al laboratorio di Nala Se, che ora viene gestito da Emerie Karr. Lo scienziato ordina ad Emerie di iniziare subito gli esperimenti su Omega.
Su Pabu invece, i cloni della Bad Batch sono bloccati sul pianeta dagli imperiali ed escogitano un piano per fuggire e per trovare le coordinate della base Tantiss. Crosshair suggerisce che l’ex Vice Ammiraglio imperiale Rampart potrebbe essere a conoscenza della localizzazione della base segreta, poiché quando era ancora tra gli ufficiali imperiali aveva inviao Nala Se sul posto. Alla domanda di Hunter e Wrecker sul perché non avesse parlato di questa possibilità prima, Crosshair risponde dicendo che Tantiss gli riporta alla mente brutti ricordi ma che solo da poco si è reso conto che non hanno alternative.
Il gruppo viene raggiunto da Phee Genoa e il droide AZI, i quali si intrufolano da una botola collegata alle caverne esterne. I due si uniscono al gruppo per la ricerca, e Crosshair rivela che Rampart è detenuto in un campo di prigionia imperiale sul pianeta Erebus.
Ci viene poi mostrato Rampart nel campo di detenzione. L’ex ufficiale imperiale torna in The Bad Batch dopo essere stato uno dei villain principali delle prime due stagioni, finendo malamente la sua carriera dopo esser stato incastrato dall’Imperatore stesso nell’affaire cloni. Tra i detenuti troviamo anche un Ugnaught, un Nimbanel, un Lutrilliano, un Rodiano e due Trandoshani. La Bad Batch, a bordo della Providence di Phee Genoa, giunge su Erebus ed escogita un piano per infiltrarsi nella prigione imperiale.
Questo episodio e il precedente formano un dittico dalla struttura narrativa molto simile agli episodi 2×06 e 2×07 di The Mandalorian, dove un giovane protagonista particolarmente sensibile alla Forza (Grogu e Omega) viene rapito dagli Imperiali e la squadra di protagonisti (Din Djarin, Fennec Shand e Boba Fett da un lato, la Bad Batch e Phee Genoa dall’altro) liberano un ex nemico (Mayfeld e Rampart) per farsi aiutare e si infiltrano in una base imperiale utilizzando un juggernaut.
Una volta atterrati sul pianeta, la Bad Batch utilizza un terminale per trovare la posizione esatta di Rampart. Quest’ultimo, finito il suo turno di lavoro, viene fatto salire a bordo di un carrarmato juggernaut insieme ad altri prigionieri per essere riportati alla base principale. Questo turbo tank è stato progettato durante le Guerre dei Cloni e viene poi largamente riutilizzato dall’Impero nelle sue prigioni (oltre che qui su Erebus, possiamo vedere un altro juggernaut sul pianeta Wobani in Rogue One).
La Bad Batch si intrufola nel juggernaut e trova Rampart, stupito di rivedere Crosshair con i suoi vecchi compagni. La squadra di cloni libera gli altri prigionieri, mente Crosshair cerca di estrapolare informazioni da Rampart. Quest’ultimo pattuisce che rivelerà le coordinate della base Tantiss solo quando la Bad Batch l’avrà fatto fuggire dal pianeta.
Alla base si rendono conto che il juggernaut si è inaspettatamente fermato per poco tempo e ha ripreso poi la sua corsa. Una volta giunti sul ponte, la Bad Batch viene affrontata da un plotone di stormtrooper. Grazie al massiccio juggernaut, la squadra riesce a sbarazzarsi dei soldati imperiali e prosegue la sua strada lungo un sentiero di montagna. Lungo il sentiero, i soldati imperiali riescono a compromettere il juggernaut, che rischia di precipitare. La Bad Batch e Ramparte vengono salvati e recuperati da Phee Genoa e la sua Providence. Una volta al sicuro, Rampart rivela di non sapere le esatte coordinate (che vengono tenute segrete) ma solo il settore in cui si trova la base Tantiss.
Il team di produzione ha rivelato in un’intervista che per la trama di questo episodio si sono ispirati al film Cool Hand Luke del 1967 con Paul Newman, dove quest’ultimo interpretava proprio un detenuto in un campo di prigionia che veniva liberato in maniera simile a Rampart.
Negli istanti finali dell’episodio, Hemlock arriva al laboratorio ed Emerie Karr rivela, senza particolare sorpresa da parte di Hemlock, che le analisi sul fattore-M di Omega sono positive. Lo scienziato accompagna Omega nella sezione speciale spiegandole in linea generale il Progetto Necromancer. Una volta giunti nella sala con Eva, Jax e la bambina Panthorana, Hemlock dice ad Omega che lei è cruciale per la riuscita del progetto e le rivela che questa sarà la sua nuova casa, con la ragazzina ignara del trattamento che viene riservato ai bambini.
Sul nostro sito potete anche recuperare sia l’analisi che la recensione degli altri episodi episodi:
Analisi Episodi 1-2-3 / Recensione Episodi 1-2-3
Analisi Episodio 4 / Recensione Episodio 4
Analisi Episodio 5 / Recensione Episodio 5
Analisi Episodi 6-7 / Recensione Episodi 6-7
Analisi Episodio 9 / Recensione Episodio 9
Analisi Episodi 10-11 / Recensione Episodi 10-11
Se amate Star Wars potete venire a parlarne insieme a noi e tanti altri appassionati sul nostro gruppo Facebook! Inoltre vi ricordiamo che potete trovare Empira su Facebook, Instagram, Twitter, Twitch e YouTube. E per non perdervi una singola news iscrivetevi al canale Telegram! Se vi va, qui invece trovate il sito dedicato al nostro nuovo progetto di costumi originali, Nomads!