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The Book of Boba Fett Capitolo 1 ‘Straniero in terra straniera’ – Analisi e easter egg dell’episodio

Finalmente il 29 dicembre è arrivato il primo episodio di The Book of Boba Fett, intitolato ‘Straniero in terra straniera‘. Nell’articolo vi proponiamo la nostra analisi della puntata e gli easter egg al suo interno.

The Book of Boba Fett – Analisi e easter egg del primo episodio

Dopo tanta attesa, il Capitolo 1 di The Book of Boba Fett è arrivato su Disney+. L’episodio porta il titolo ‘Straniero in terra straniera‘, è diretto da Robert Rodriguez e scritto da Jon Favreau. Vediamo insieme gli easter egg all’interno della puntata, mentre sul sito potete recuperare la nostra multirecensione.

Libero dal Sarlacc, prigioniero dei Tusken

Dopo l’ormai tradizionale intro con i caschi iconici della saga (in cui vengono aggiunti quelli di Fennec e di Boba), il primo episodio di The Book of Boba Fett si apre con un suggestivo campo largo sull’iconico Palazzo di Jabba che abbiamo imparato a conoscere grazie ai film della saga originale e che era stata l’ambientazione della scena post-credit di The Mandalorian stagione 2 che annunciava proprio la serie di The Book of Boba Fett. In seguito ci viene mostrato l’interno del palazzo e una nuova stanza posta in una delle torri in cui Boba si sta curando da alcune ferite dentro una vasca di bacta.

Qui parte il primo flashback di The Book of Boba Fett (nella serie ne vedremo tanti), preceduto da alcuni flash di Typoca City (la capitale di Kamino) e Geonosis (rivediamo l’iconica scena nell’Arena Petranaki in cui Boba raccoglie la testa del padre appena ucciso da Mace Windu), in cui ci viene mostrato come Boba è sopravvissuto al Sarlacc in seguito agli eventi di Episodio VI – Il Ritorno dello Jedi.

La scena su Geonosis è leggermente diversa e per realizzarla sono state utilizzate alcune inquadrature tagliate e parzialmente ricreate con una controfigura di Daniel Logan. Qui potete vedere un confronto tra la scena del giovane Boba in Episodio II – L’Attacco dei Cloni (in alto) e quella di The Book of Boba Fett (in basso).

Il frame di Kamino è originale oltre ad un frame aggiunto nel flash di Geonosis con un close-up sull’elmo di Jango Fett:

All’interno del Sarlacc vediamo uno stormtrooper anch’esso ingerito dalla creatura. Boba riesce a fuoriuscire e a salvarsi facendosi strada con il lanciafiamme integrato nella sua armatura prima di crollare a terra stremato sulle sabbie di Tatooine, precisamente nel Grande Pozzo di Carkoon (sullo sfondo possiamo vedere i resti della nave di Jabba, la Khetanna, distrutta).

Nella notte Boba viene trovato da alcuni Jawa che gli rubano l’armatura, che verrà poi recuperata da Cobb Vanth come mostrato nel Capitolo 9 ‘Lo Sceriffo’ di The Mandalorian e nel romanzo Aftermath prima di ritornare nelle mani dello stesso Boba Fett grazie a Din Djarin nel Capitolo 14 ‘La Tragedia’ di The Mandalorian. Il giorno dopo il cacciatore di taglie viene ritrovato dai predoni Tusken che lo prendono con loro e lo trascinano lungo il deserto muovendosi grazie alle creature note come Bantha.

Viene poi mostrato il logo della serie e sentiamo le prime note del tema di The Book of Boba Fett, composto da Ludwig Göransson che torna dopo aver lavorato alla colonna sonora di The Mandalorian. Il resto delle colonna sonora è stata composta da Joe Shirley, come annunciato dal compositore stesso sul suo profilo instagram. In uno spezzone del brano è possibile ascoltare alcune note del tema dell’Alba Cremisi. Che sia un indizio sul villain principale della serie? Le speculazioni su una possibile comparsa dell’organizzazione criminale fondata da Maul e di Qi’Ra (l’attuale leader del gruppo) si rincorrono da tempo ma lo scopriremo solo con il proseguio della serie. Potete ascoltare l’intero brano qui di seguito:

Al gioco del trono, o si vince o “si muore”

Dopo il titolo, il flashback viene interrotto e vediamo Boba Fett vestire l’armatura (che è di nuovo ammaccata dopo gli eventi di The Mandalorian) e sedersi sul trono con al suo fianco la fidata Fennec Shand mentre accolgono alcuni signori del crimine che portano i loro rispetti e doni al nuovo “Daimyo” a capo della rete criminale di Tatooine. Il termine Daimyo in giapponese ha la traduzione di “grande nome”, anche se nell’antico Giappone feudale era un titolo assegnato ai grandi signori feudali. La parola potrebbe anche indicare la nota influenza del cinema giapponese nei film di Star Wars.

Vediamo un Aqualish (di nome Garfalaquox) regalare alcuni crediti, che vengono raccolti da un droide 8D8 (prima fedele a Jabba ora a Boba) e un trandoshano di nome Dokk Strassi (interpretato dallo stesso regista Robert Rodriguez), che regala al signore del crimine una pelliccia di Wookiee, a ricordare la rivalità tra le due specie (come mostrato anche in alcuni episodi di The Clone Wars).

L’ultimo ospite è il maggiordomo del sindaco di Mos Espa (il cui nome è Mok Shaiz), il quale non ha portato nessun dono ma anzi sottolinea come Boba dovrà rendere tributo al sindaco. Boba capisce quindi che dovrà impegnarsi per farsi rispettare in qusto nuovo ecosistema, sena però pestare i piedi al sindaco e inmicarsi il lato politico della città. Infine, 8D8 fa entrare due guardie Gamorreane che prima proteggevano Jabba e in seguito Bib Fortuna, mentre ora saranno fedeli a Boba Fett.

Agguato a Mos Espa

La prima puntata di The Book of Boba Fett prosegue con i due protagonisti, accompagnati dalle guardie Gamorreane come simbolo di potere e per incutere timore, che si recano a Mos Espa (di cui vediamo una nuova parte molto più grande ed estesa). Il design della città è ripreso dai concept art di Doug Chiang realizzati per Episodio I – La Minaccia Fantasma, che qui torna come designer:

Nella città si possono notare, come consueta caratteristica di Star Wars, diverse specie aliene e diverse tipologie di droidi, e in questo caso sono presenti anche gli Spot, ovvero i droidi della Boston Dynamics (qui modificati leggermente per dargli un look più starwarsiano). Boba Fett e Fennec Shand entrano in un locale in cui vediamo Max Rebo (la famosa creatura blu proveniente dal pianeta Orto) e un Bith (la specie dell’iconica band nota come Figrin D’An e i Modal Nodes) mentre suonano un riarrangiamento del famoso brano Cantina Band che abbiamo imparato ad amare grazie ad Episodio IV – Una Nuova Speranza. Il brano è stato scritto da John Williams e suonato dal regista stesso della puntata, Robert Rodriguez.

Il locale è gestito da Garsa Fwip, una Twi’lek interpretata da Jennifer Beals (curiosamente, l’attrice ha dichiarato a The Hollywood Reporter che durante le riprese non le era stato detto che stava girando scene per The Book of Boba Fett). Un droide astromeccanico fa da cameriere (un po’ come R2-D2 in alcuni episodi di The Clone Wars), mentre altre due Twi’lek chiedono ai protagonisti di prendere i loro caschi per pulirli ma è solo una scusa per riempirli con crediti galattici in segno di rispetto.

Questa visita fa parte del piano di Boba di farsi conoscere e rispettare dagli esponenti più importanti della città, e dichiara di voler governare in modo diverso da Jabba, che regnava grazie al terrore, mentre Boba vuole governare con il rispetto. Una volta usciti, Boba e Fennec vengono accerchiati da alcuni individui misteriosi vestiti di rosso che avevamo visto anche nel trailer. Le divise di questi assalitori (accreditati come facenti parte della banda dal nome Night Wind) ricordano vagamente quelle dell’assassina Deathstick (comparsa nel crossover a fumetti War of the Bounty Hunters).

I due protagonisti sono in difficoltà: Fennec insegue due scagnozzi finché non riesce ad avere la meglio e a fermarli per interrogarli (è l’ultimo momento della puntata in cui la vediamo) mentre Boba, ancora affaticato e ferito, viene portato dai Gamorreani alla sua vasca di bacta, e da questo momento parte un nuovo flashback che prosegue il precedente.

Una nuova vita per Boba

Il secondo flashback della prima puntata di The Book of Boba Fett prosegue sostanzialmente quello iniziale. Boba viene tenuto prigioniero dai Tusken e legato ad un palo di legno mentre viene deriso e picchiato. Uno di loro tiene in mano il gaffi stick che poi vedremo impugnato dallo stesso Boba in The Mandalorian. Nella notte, si risveglia e nota la presenza di un altro prigioniero: un Rodiano (la specie di Greedo). David W. Collins, il sound editor di The Book of Boba Fett, ha dichiarato che il rodiano è doppiato da Sam Witwer, il quale aveva prestato la voce anche a Starkiller nei videogiochi de Il Potere della Forza e Maul nelle serie animate.

Boba cerca di liberarsi ma attira l’attenzione di un massiff, una creatura che avevamo già visto nel Capitolo 9 di The Mandalorian e in alcuni episodi di The Clone Wars e The Bad Batch. Boba mette ko la creatura e sfrutta i suoi denti affilati per tagliare la corda che lo tiene legato. Il cacciatore di taglie prova a scappare nel deserto ma viene fermato dai Tusken e uno di essi sfida Boba mettendolo ko in poche mosse e facendogli perdere conoscenza.

La mattina dopo, i due prigionieri vengono svegliati da un giovane Tusken che li porta nel deserto, accompagnati da un massiff addomesticato. Come confermato dall’attore sul suo profilo instagram, questo giovane Tusken sarà uno dei cosiddetti “recurring characters” e comparirà in più episodi. Sulla strada, il gruppo nota una tipica abitazione di Tatooine in fiamme, con alcuni predoni che dipingono un simbolo misterioso sulle pareti della casa dopo aver fatto razzia. Sono gli stessi predoni che abbiamo visto in alcuni frame nei vari video promozionali:

In seguito, il giovane rodiano chiede a Boba e al Rodiano di scavare nella sabbia per cercare delle sfere piene d’acqua. Ad un certo punto, mentre scava il rodiano scopre la zampa di qualche creatura che viene risvegliata. Il nome della creatura non ci è dato saperlo ma è un rettile di qualche tipo con ben 6 zampe. Questa creatura sembra fortemente ispirata ad una molto simile creata da Ray Harryhausen, uno dei più celebri esperti di effetti speciali pratici, per il film 20 Million Miles to Earth del 1957. Di seguito un confronto tra le creature del film (a sinistra) e di The Book of Boba Fett (a destra):

Dopo aver ucciso il rodiano, la creatura viene bloccata da Boba Fett il quale la cavalca e la mette fuori gioco salvando il giovane tusken (i leak che vedevano Boba cavalcare un rancor in una scena di The Book of Boba Fett potrebbero essere stati confusi con questa sequenza). La prima puntata di The Book of Boba Fett si conclude con il giovane Tusken e Boba che tornano all’accampamento, e il cacciatore di taglie comincia a guadagnarsi il rispetto di questa tribù.

Al termine della puntata, i consueti concept art che accompagnano i titoli di coda.

E voi cosa ne pensate di questa puntata di The Book of Boba Fett? Ditecelo nei commenti.

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