Il 12 gennaio è uscito il Capitolo 3 di The Book of Boba Fett, intitolato ‘Le strade di Mos Espa‘. Nell’articolo vi proponiamo la nostra analisi della puntata e gli easter egg al suo interno.
The Book of Boba Fett – Analisi e easter egg del terzo episodio
Il terzo episodio di The Book of Boba Fett è stato diretto da Robert Rodriguez (come il primo) e scritto, come i due precedenti, da Jon Favreau. Vediamo insieme gli easter egg all’interno della puntata, mentre sul sito potrete recuperare anche la nostra multirecensione.
Il vuoto di potere e il dilemma di Boba Fett
L’episodio si apre con uno dei monaci del Ordine B’omarr (come visto anche nel trailer): sono delle sorti di monaci facenti parte di una setta religiosa che credono nell’abnegazione totale di ogni sensazione fisica in modo da aumentare i poteri della mente. Questi individui trapiantano il loro cervello in un’ampolla contenente nutrienti che viene trasportata da questi ragni meccanici. Jabba the Hutt aveva preso possesso del loro monastero in modo da controllarli.
Subito dopo la scena si sposta nel palazzo di Jabba, dove assistiamo ad una riunione tra Boba Fett, Fennec Shand e 8D8. Il droide aggiorna i due cacciatori di taglie sulla situazione politica di Tatooine: dopo la morte di Jabba c’è stato un vuoto di potere colmato temporaneamente da Bib Fortuna (ucciso nella scena post-credit da Boba stesso della seconda stagione di The Mandalorian).
Sotto il controllo di Bib Fortuna, Mos Espa era controllata da 3 famiglie: i Trandoshani nel centro città, gli Aqualish nel Distretto dei Lavoratori, e i Klatooiniani nella zona dello spazioporto. Bib Fortuna, che non aveva lo stesso potere di Jabba, si basava su queste flebili alleanze per portare avanti il suo regno criminale, al contempo elargendo grosse somme di denaro al sindaco Mok Shaiz. Tutti sono in attesa della prossima mossa di Boba, ora che quest’ultimo si è impossessato del trono.
In quel momento, all’improvviso giunge un commerciante d’acqua di nome Lortha Peel che vive appunto nel Distretto dei Lavoratori. Quest’ultimo afferma che nessuno in città ha rispetto per Boba Fett a causa dela sua mancata presa di posizione, e che dalla morte di Bib Fortuna è nato il caos tra le strade di Mos Espa. Il commerciante conclude dicendo che una gang di giovani ragazzi (che sostituiscono alcune parti del loro corpo con pezzi cibernetici) ha cominciato a rubare dalle sue risorse, cosa che non succedeva con i precedenti Daimyo, e quindi chiede protezione.
Reclutamento
Nella notte, Boba e Fennec acoompagnati dalle due guardie Gamorreane, si recano a Mos Espa. Dopo aver passato di fianco ad alcuni Jawa, il gruppo giunge presso la gang di giovani. Questa gang, grazie ai loro speeder a forma di motorino starwarsiano che utilizzano per spostarsi, ricorda sia la cultura Mod nata a Londra negli anni ’50 sia i protagonisti del film Quadrophenia del 1979.
Fett gli chiede dove si siano procurati l’acqua, e a quel punto una ragazza di nome Drash (che ha il bracco sinistro meccanico ed è interpretata dalla star di Yellowjackets Sophie Tatcher) gli risponde che l’hanno rubata, e un altro di nome Skad (con un occhio cibernetico) aggiunge che l’hanno rubata perché Lortha Peel applica dei prezzi altissimi.
Dopo un po’ di battibecchi, Drash afferma che ormai non c’è più lavoro. A quel punto, Boba si toglie l’elmo e dice ai ragazzi che lavoreranno per lui. Lortha Peel, che aveva origliato la conversazione, interviene lamentandosi che gli devono i soldi. Boba fa dare 500 crediti (invece di 1300) a Peel e lo minaccia di considerare la faccenda chiusa se vuole continuare ad operare in questa città.
Di nuovo solo
Tornato al palazzo, Boba Fett entra nella vasca di bacta per riprendersi dalle ferite e vive un altro dei suoi flashback, questa volta l’unico di questa terza puntata di The Book of Boba Fett. Subito vediamo la scena, leggermente allungata di qualche secondo, di un giovane Boba che osserva il padre partire da Kamino con la Slave I, e poi il flashback si sposta su Tatooine per riprendere da dove l’avevamo lasciato nel secondo episodio.
Vediamo Boba a cavallo di un Bantha allontanarsi dal villaggio dei Tusken per dirigersi a Mos Eisley. Una volta arrivato, notiamo che alcune persone stanno innalzando dei pali con conficcati gli elmi degli stormtrooper (come vedevamo nel Capitolo 5 della prima stagione di The Mandalorian) e Boba chiede a due Jawa dove i Pyke gestiscano i loro affari. Sullo sfondo, per pochissime secondi, possiamo vedere la meccanica Peli Motto (comparsa nei Capitoli 5, 9 e 10 di The Mandalorian, dove aiutava Din Djarin con alcune riparazioni della Razor Crest) accompagnata dai suoi droidi di serie DUM.
Boba Fett si reca quindi dal leader dei Pyke per fare affari, doppiato da Phil LaMarr, una vecchia conoscenza di Star Wars poiché ha doppiato vari personaggi nei prodotti animati tra cui Kit Fisto, Bail Organa e Orn Free Taa. Boba pretende di essere pagato per la protezione offerta ai Pyke, ma il leader afferma che non sono intenzionati a pagare due volte per lo stesso servizio.
Allo sguardo stupito di Boba, il leader dei Pyke risponde affermando di aver già pagato quelli della gang Kintan Striders (la banda di predoni della specie dei Nikto che abbiamo visto nei due precedenti episodi) e cita i suoi superiori che vivono nel pianeta Oba Diah (visto nella settima stagione di The Clone Wars e situato subito fuori dalla Rotta di Kessel, posizione grazie alla quale hanno preso possesso della tratta di spezie). Il simbolo di questa gang (che abbiamo visto disegnato sulle pareti di una casa da loro derubata) e la lettera K scritta in Huttese, mentre il loro nome deriva dal pianeta natale dei Nikto chiamato appunto Kintan.
Boba risponde dicendo che i Pyke non hanno bisogno di pagare questa gang perché i Tusken sono più numerosi, e promette al leader dei Pyke che non sentirà più parlare dei Nikto. Però la situazione si ribalta e Boba, una volta tornato all’accampamento Tusken, scopre che è stato aggredito proprio dai Nikto (che hanno dipinto il loro simbolo sulle tende) e l’ex-cacciatore di taglie si ritrova davanti una scena di morte e desolazione. Questa scena con la vista sull’accampamento dei Tusken era stata leakata questa primavera dal set a Los Angeles:
You may be watching Star Wars “The Book of Boba Fett” and imagining the exotic locales they must have filmed it in. But… “parking lot in Carson, California” probably wasn’t your first guess. Took this flying over the set in March 2021. #StarWars #BobaFett pic.twitter.com/iqdisrTxqj
— John Schreiber (@johnschreiber) January 12, 2022
Dopo il funerale di quella che era diventata la sua nuova famiglia, Boba Fett si rimette a cavallo del Bantha e comincia a vagare per il deserto di Tatooine, rimasto solo un’altra volta.
L’aggressione di Black Krrsantan e il regalo dei gemelli Hutt
Boba viene risvegliato all’improvviso da Black Krrsantan (introdotto per la prima volta in live-action proprio nella scorsa puntata dopo le sue avventure nei fumetti), intrufolatosi nel suo palazzo per aggredirlo. Dopo una furiosa lotta, in cui intervengono anche la gang di giovani cibernetici e le due guardie Gamorreane, Fennec riesce ad attivare la trappola del Sarlacc e far cadere il Wookiee per imprigionarlo. Boba fa curare le guardie Gamorreane nella vasca di bacta.
Il giorno dopo Boba Fett e Fennec discutono della situazione, con Fennec che osserva che il Wookiee è stato mandato per ucciderlo e ipotizza che dietro l’aggressione ci siano gli Hutt. A palazzo giungono proprio i due gemelli Hutt, a bordo della loro lettiga trasportata da alcuni poveri schiavi.
I due dichiarano di volersi scusare con Boba e ammettono di aver inviato loro Black Krrsantan per ucciderlo. Per farsi perdonare, i due Hutt regalano a Boba Fett un Rancor, che è accompagnato da un addestratore interpretato da uno dei feticci di Robert Rodriguez ovvero Danny Trejo.
Boba minaccia i due Hutt di andarsene da Tatooine, e i due concordano che tornerano a Nal Hutta (il pianeta natale della loro specie) ma per un altro motivo: infatti i due gemelli dichiarano che sono stati tutti ingannati e che dopo la morte di Jabba quel territorio è stato promesso ad un altro sindacato criminale (di cui non ci viene rivelato il nome). I due Hutt si dileguano e Boba Fett rilascia Black Krrsantan.
Il rancor viene fato accomodare nella caverna dove prima viveva Pateesa (ucciso da Luke in Episodio VI – Il Ritorno dello Jedi). L’addestratore spiega che il rancor è depresso e che sono creature complesse da gestire. Inoltre aggiunge che questo racnor era stato scelto per combattere, ma che lui l’ha salvato per addestrarlo. Infine spiega che i rancor creano un forte legame con chi li addestra, e Boba è pronto a cominciare.
Boba Fett dimostra un particolare legame con le creature a riesce a tranquillizzare il rancor, ma ci vorrà tempo prima di completare l’addestramento. 8D8 interrompe annunciando che la richiesta di udienza col sindaco è stata respinta perché lui non sarà presente per i prossimi 20 giorni.
Alla ricerca del sindaco
Quindi Boba Fett e Fennec Shand si recano a Mos Espa di persona. Il maggiordomo insiste che il sindaco non è presente, e con la scusa di andare a chiedergli quando si libererà, serra la porta dietro di sè e fugge. Boba ordina alla gang di ragazzi cibernetici di acchiapparlo e parte un inseguimento tra le strade di Mos Espa. Come sempre, tra le strade della città possiamo vedere diverse tipologie di droidi (tra cui un astromeccanico e un protocollare che ricorda TC-70, il droide di Jabba) e di specie aliene (come un Bith).
Piccola curiosità: durante l’inseguimento uno dei motociclisti si scontra con alcuni individui che trasportano in dipinto che ritrare una scena di Jabba nel suo palazzo: quel disegno è uno dei tanti concept dell’ormai famosissimo Ralph McQuarrie realizzato per la trilogia originale.
Dopo un lungo inseguimento, la gang riesce a bloccare il maggiordomo del sindaco, che si schianta contro un cassa di frutti meiloorun (che abbiamo imparato a conoscere nella serie animata Rebels). A quel punto sopraggiunge Boba Fett col jetpack per interrogarlo. Il maggiordomo confessa che il sindaco è in combutta con i Pyke e che p fuggito dalla città.
Nella scena finale, vediamo atterrare allo spazioporto di Mos Espa una nave starliner che trasporta, tra gli altri, un gruppo numeroso di Pyke. Skad, appostato poco più avanti, informa Boba e Fennec dell’arrivo dei Pyke, e Boba dichiara che è pronto ad entrare in guerra.
Di seguito potete recuperare l’ultima puntata della nostra rubrica Series in cui discutiamo sulla serie del momento:
Invece se volete recuperare le recensioni e le analisi degli episodi precedenti di The Book of Boba Fett vi riportiamo i link qui di seguito:
Recensione Capitolo 1 — Analisi Capitolo 1
Recensione Capitolo 2 — Analisi Capitolo 2
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