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The Mandalorian 2 Chapter 12: The Siege – Tutti i riferimenti e gli easter egg della puntata (IN AGGIORNAMENTO)

Eccoci di nuovo qua per il nuovo esplosivo 12° capitolo di The Mandalorian.
Ricordatevi che ci serve sempre il vostro aiuto! Per cui, se trovate curiosità o easter egg che ci sono sfuggite, non esitate a segnalarcele e provvederemo ad aggiornare costantemente questo approfondimento.

The Mandalorian 2 Chapter 12: The Siege

Solito momento Feels ed è inevitabile non pensare a questi due precedenti film. Una Nuova Speranza e L’Ascesa di Skywalker.

L’episodio parte con la Razor Crest nello spazio. E’ sistemata alla meno peggio dal mon calamari ricordate? Il primo suono che sentiamo è sempre lo stesso che abbiamo già sentito nel capitolo precedente quando vediamo la Razor Crest spegnersi e cadere in acqua. Lo stesso che sentiamo emettere dal Falcon che non parte nell’Iperspazio.

La Razor Crest in panne emette spesso lo stesso suono che sentiamo quando il Falcon non riesce a partire per l’Iperspazio.

Ormai è chiaro che quel suono viene associato ad un veicolo in panne.
Lo sentiremo anche poco dopo, quando il bambino collega i due cavi per sbaglio causando un corto circuito.

Quel suono lo sentiamo anche in questa scena.

Vedere il bambino all’interno del cunicolo ci ha ricordato due diversi momenti del cinema disneyano.
Il primo riguarda il senso dell’azione. Sia il trovatello che BB-8 sono all’interno di spazi ristretti, durante il volo, per sistemare un pannello danneggiato dell’astronave. In questo caso è la Razor Crest, mentre BB-8 si occupava dell’Ala X nero di Poe Dameron ne Gli Ultimi Jedi.

Il bambino sulla Razor Crest

BB-8 sull’ X-Wing di Poe Dameron.

Per quello che riguarda il secondo momento ci spostiamo nel secondo capitolo de I Guardiani della Galassia.
Baby Groot ha tra le mani il detonatore della bomba ma non capisce quale dei due tasti non deve premere. Anche in questo caso, il piccolo albero, si trova in un pertugio difficile da raggiungere per un adulto.

Per il primo “Chi si rivede!” ecco un gradito ritorno pescato direttamente dal primo Star Wars:Una Nuova Speranza, gli Aqualish, la razza di cui fa parte Ponda Baba.

Vediamo un gruppo di briganti Aqualish saccheggiare l’ex fornace dell’armaiola Mandaloriana posta nei sotterranei di Nevarro.

Gli aqualish visti nel Capitolo 12.

Ricordate l’alieno con il giubbotto arancione che perde il braccio per un colpo di spada laser inferto da Obi Wan Kenobi? Ecco, esatto, proprio lui.

Ponda Baba e il Dr.Evazan nel film Star Wars: Una Nuova Speranza.

Da segnalare che gli Aqualish li abbiamo poi visti in altri prodotti Star Wars, compreso un cameo del sopracitato Ponda Baba in compagnia del solito Dr. Evazan (Rogue One).

Ponda Baba e il Dr.Evazan nel film Rogue One a Star Wars story..

Da Wookiepedia:

Gli aqualish hanno solitamente la testa calva e il pelo intorno alle guance. Il sangue di colore rosseo che però, non cauterizza. Si distinguono per la tonalità della pelle, per l’anatomia delle mani e dal numero degli occhi, alcuni ne hanno 2 altri 4. Il criminale Ponda Baba aveva le mani pelose con cinque dita, mentre altri aqualish, che facevano parte del Senato della Repubblica Galattica, avevano mani glabre con tre dita. La lingua è l’Aqualish.

Da sx due aqualish visti in The Clone Wars, Rebels e Po-Nudo, il senatore schierato con la Federazione dei Mercanti guidata dal Conte Dooku (Trilogia Prequel)

Da notare all’inizio della scena, il dettaglio dell’ombra sul muro lasciata del teschio di Mitosauro rimosso, dopo l’abbandono dei sotterranei da parte dei Figli della Ronda.

L’ombra sul muro lasciata dal teschio di mitosauro, il simbolo dei mandaloriani.

Durante il saccheggio, uno dei criminali aqualish decide di fare uno spuntino, cercando di decapitare un Fire Rat (Ratto di Lava) tenuto in una gabbia.

Il Fire Rat fa già parte del canone e viene menzionato in un fumetto edito nel 2019, “Star Wars Adventures: Return to Vader’s Castle 1”.
E’ originario del pianeta Mustafar e si nutre rosicchiando i cristalli di lava.

Da sottolineare che questa creatura, così come il piccolo dei Frog (Capitolo 11), è ancora una volta un animatronic vero e proprio, nessuna CGI e si vede tutto, ma forse, è proprio in quei dettagli dai movimenti non perfetti che si cela parte della magia di Star Wars.

Din Djarin e il trovatello arrivano su Nevarro. La Razor Crest è mal messa ed ha bisogno di riparazioni. Incontriamo di nuovo il Magistrato Greef Carga e lo Sheriffo Cara Dune (dopo aver sistemato gli aqualish).

La prima cosa che notiamo sono gli ornamenti del mantello del Magistrato che ricordano moltissimo quelli del Conte Dooku. Pensiamo sia una sorta di simbolo o grado, che denota l’importanza e il ruolo di un personaggio importante e influente.

Il Magistrato Carga e il Conte Dooku.

Carga decide di aiutare Din a sistemare la nave e chiede a due addetti di mettersi al lavoro. Uno dei due è umano e l’altro e un mimban, un alieno che abbiamo intravisto molto velocemente, nonostante fosse la razza autoctona dell’omonimo pianeta Mimban, durante gli eventi del film Solo a Star Wars story.

Il pianeta Mimban è quello in cui il giovane Han, tra le fila dell’impero, conosce per la prima volta Chewbe e diserta unendosi alla banda di Tobias Beckett.

A sx il mimban visto nel Capitolo 12, a dx invece un immagine dalla produzione di Solo a Star Wars story.

Come spesso capita, e qui la regia ce lo mostra subito, l’Impero, o quello che ne rimane, ha sempre dozzine di spie sparse per la Galassia e Nevarro non fa eccezione.

Le troviamo spesso nella saga, ma le due che ci sono venute subito in mente sono il garindan visto in Star Wars: Una nuova speranza e Bazine Netal, l’umana che troviamo all’interno del Castello di Maz Kanata che contatta poi il Primo Ordine (Il risveglio della Forza).

– Garindan avverte l’Impero, ha trovato il droide che cercavano. R2-D2 aveva i piani della Morte Nera.
– Bazine Netal avverte il Primo Ordine, ha trovato il droide che cercavano. BB-8 aveva parte della mappa necessaria a trovare Luke.
– Wazel avvisa Enfys Nest e installa un radio faro sul Falcon per poterlo rintracciare con lo scopo di rubare il Coassio a lavoro finito.
– Il mimban avverte l’Ex Impero, ha trovato il bambino che cercavano. Il trovatello con un altissima percentuale di Valore M.

In Star Wars, tutto torna e tutto si ripete.

Il garindan che indica ad un assaltatore imperiale il dock da dove i due droidi che stavano cercando (R2-D2 e C-3PO) fuggiranno..

Grummar e Bazine Netal avvertono il Primo Ordine di aver trovato il droide che stavano cercando, BB-8.

Weazel spia le mosse dei contrabbandieri per Enfys Nest.

I 4 passeggiano tra le strade di una rinata Nevarro. Lo sheriffo Dune ha lavorato molto bene pulendo la città dal crimine.

Intravediamo alcuni di quegli alieni che abbiamo già visto nel primo Capitolo 9, durante il combattimento tra i due gamorreani.
Ritroviamo l’aliena con le corna già vista ne Gli Ultimi Jedi e un Kyuzo, figurante presente in entrambe le stagioni della serie e (non) visto nel deserto di Jakku insieme al Connestabile Zuvio.

Durante la camminata Din racconta ai due amici di aver ridotto così la Razor dopo un incontro con la Nuova Repubblica. Greef risponde che la NR dovrebbe lasciare perdere l’Orlo Esterno. Se non l’ha conquistato l’Impero come potrebbero farlo loro, si chiede.
Questo passaggio è molto interessante perché ci stiamo infilando in quella che è l’evoluzione dell’Ex Impero nel Primo Ordine. Ci stanno raccontando, e nel finale di puntata è più chiaro, quanto l’Orlo Esterno sia isolato e lontano da tutto quello che è la Nuova Repubblica.

Greef parla dell’Orlo Esterno.

Lo avete notato? Noi non lo avevamo visto. Grazie a Pino Nista invece abbiamo potuto trovare quello che probabilmente è il miglior easter egg della puntata, se non della serie.
Lo avete notato allora?

Esatto! Nella piazza in cui si è svolta la battaglia vista alla fine del Capitolo 8 (il finale di stagione) tra gli assaltatori e il gruppo di Din, Cara, Greef, il bambino e IG-11 hanno eretto una statua al salvatore di Nevarro, colui che con il suo sacrificio a permesso di liberare la città, IG-11.

Alle spalle dei protagonisti vediamo la statua di IG-11.

Mentre stanno entrando in quella che prima era conosciuta come la locanda intravediamo un altro “volto” già visto in passato. Arriva ancora una volta dal film Solo a Star Wars story ed è un melbo, razza a cui appartiene uno dei membri della banda di Enfys Nest, Sivasu Fi.

Anche qui potremmo scommettere sul fatto che la maschera è la stessa utilizzata per le riprese di Solo.

A sx vediamo un melbo mischiarsi alla folla, a dx invece Silvasu Fi.

Din scopre che al posto della locanda frequentata dai cacciatori di taglie caduta a pezzi dopo l’attacco di Gideon adesso c’è una scuola e l’insegnate è un droide protocollare femmina.

Il perfomer al suo interno è sempre Chris Bartlett, l’erede a tutti gli effetti di Anthony Daniels.
Oltre ad interpretare C-3PO in tutte le apparizioni pubbliche e televisive ufficiali (esclusi i film della saga in cui c’è sempre e solo Daniels) ha anche vestito i panni di diversi personaggi secondari, ma altrettanto iconici, della serie The Mandalorian.

Chris Bartlett.

Mentre decidono di lasciare il piccolo in classe sentiamo che la droide sta facendo una lezione di geografia galattica.

Come risposta ad una domanda sulle rotte più importanti della Galassia i bambini rispondono con: la Rotta Corelliana e la Via Hydiana, entrambe già conosciute nel canone e nel legends di Star Wars.

La rotta Corelliana era una delle più grandi rotte iperspaziali che attraversavano la galassia. Ha contribuito a rendere Corellia una superpotenza economica.La Via Hydiana è l’unica rotta iperspaziale che attraversa tutta la Galassia. Partendo dall’Orlo Esterno, attraversando i mondi del nucleo per poi arrivare nell’orlo esterno meridionale.

“Queste rotte ci permettono il trasporto dall’Orlo Esterno ai mondi del Nucleo.”

“Ci sono altre zone oltre a quelle citate prima” continua la droide.
“L’Orlo interno, le Colonie, il nucleo e il nucleo profondo.”

La mappa della Galassia di Star Wars. Ricordiamo che è sempre in aggiornamento con l’aggiunta di nuovi pianeti.

“La capitale della Vecchia Repubblica era nel nucleo su un pianeta chiamato Coruscant.”
L’abbiamo vista più volte nella Trilogia Prequel.

Coruscant, noto anche come Centro Imperiale durante il dominio dell’Impero Galattico, era un ecumenopoli (città che ricopre un intero pianeta), nota da tutti come La Città Galattica. Si trova tra i mondi del nucleo nel sistema di Coruscant.

Anche se dibattuto dagli storici, si è sempre pensato che Coruscant fosse il pianeta natale dell’umanità.
Famoso per la sua cultura cosmopolita e per gli imponenti grattacieli. La popolazione di Coruscant era composta da circa un trilione di cittadini provenienti da una vasta gamma di specie umanoidi e aliene, inoltre, la posizione strategica di Coruscant, posta alla fine di diverse importanti rotte commerciali, gli ha permesso di crescere il proprio potere e la propria influenza, facendo sì che la città-pianeta diventasse il fulcro della cultura galattica: istruzione, finanza, arte, politica e tecnologia.
Era un centro nevralgico per la Galassia in cui erano presenti alcuni tra i più importanti punti di riferimento della politica della Vecchia Repubblica: il Tempio Jedi, la Monument Plaza e il Palazzo del Senato.

La capitale Coruscant durante il periodo della Vecchia Repubblica.

“La capitale della Nuova Repubblica è attualmente sul pianeta Chandrila, anch’esso nella regione del Nucleo.”

Chandrila era un pianeta nei mondi centrali della galassia . La femmina umana Mon Mothma proveniva da Chandrila e rappresentava il suo pianeta natale nel Senato della Repubblica Galattica . Era anche il pianeta natale e il luogo di nascita di Ben Solo.

Chandrila era uno dei pianeti presi di mira per la distruzione dalla seconda Morte Nera dell’Imperatore Sheev Palpatine , che pianificava di utilizzare la super arma sconvolgente della stazione per porre fine alla Ribellione attraverso il puro terrore.

Dopo la battaglia di Endor nel 4 ABY , Chandrila divenne la capitale della Nuova Repubblica e la sede del neo-formato Senato Galattico come tributo alla vecchia Repubblica. Non era permanente, tuttavia, poiché la Repubblica scelse di ruotare la sua capitale mondiale sulla base delle elezioni.

Chandrila.

“Nel sistema si trova anche il Maelstrom Akkadese. Il Maelstrom circonda Kessel e le sue tre lune. Come avete imparato ieri ci sono molti altri sistemi.”

Il Maelstrom lo abbiamo visto in Solo a Star Wars story. E’ l’ammasso presente nel sistema di Kessel. Al suo interno ci sono gas interstellari, carbonberg, pezzi di ghiaccio, grandi detriti, il Maw (una sorta di buco nero che attrae e distrugge tutto) e creature mostruose come il Summa Verminoth.
Di fatto è il motivo che impedisce di percorrere la Rotta di Kessel in meno di 12 parsec, ma questo limite, in alcuni periodi dell’anno non è presente. Il perché ci viene spiegato indirettamente dalla maestra protocollare.

“Quante sono le orbite del sistema di Kessel?” chiede la droide.
“sono due” risponde un’alunna e la maestra aggiunge un particolare, spiegando che la terza luna, ruota intorno al pianeta esterno.
“Vedete la luna qui? Percorre la stessa orbita. Chi di voi sa tracciare quest’orbita? Nessun volontario?”

Con questo piccolo e quasi inascoltabile passaggio (per seguirlo dovrete inserire i sottotitoli), The Mandalorian, spiega uno dei buchi più grandi del franchise. Nel film Solo a Star Wars story, nella serie Rebels e nell’ultima stagione di The Clone Wars, l’arrivo a Kessel è sempre differente, contraddicendosi in ogni occasione.

Facciamo un ripasso di queste diverse rappresentazioni della Rotta di Kessel, che vi ricordiamo, è impossibile da percorrere in meno di 12 parsec, o almeno lo era fino ad ora. Nel film Solo inoltre, scopriamo che i Parsec sono intesi come unità di misura e non come unità di tempo, per cui, il motivo è semplice ed è dovuto al fatto che attorno al sistema c’è il Maelstrom ad impedire l’arrivo dei viaggiatori in maniera agile, obbligando i piloti a seguire dei canali delimitati da veri e propri astro-fari per evitare la pericolosissima coltre di detriti.
Ultima cosa riguarda la difficoltà nel raggiungere il pianeta attraverso l’iperspazio.
Lando Calrissian è molto chiaro quando spiega al giovane Han che “non c’è rotta diretta per Kessel.
Bisogna infilarsi nell’ammasso di Si’Klaata e passare nel Maelstrom.”

…Non c’è rotta diretta per Kessel.

Il Falcon esce dall’iperspazio trovandosi davanti, o già dentro, al Maelstrom Akkadese. Non è chiaro.

Nella serie animata Rebels però, vediamo lo Spettro, la nave di Hera Syndulla, atterrare su Kessel (è la prima volta che vediamo il pianeta in un prodotto TV, ed è il 2014) ma, invece che vedere il Maelstrom Akkadese (arrivato con il film Solo qualche anno dopo, nel 2018) troviamo lo spazio libero attorno al pianeta e, di conseguenza, un cielo limpido e un bellissimo sole al tramonto sulla superficie.

Il pianeta di Kessel libero dal Maelstrom – Rebels S1:E2
La zona mineraria di Kessel al tramonto – Rebels S1:E2

Nella serie The Clone Wars invece, ritroviamo il Malestrom esattamente come in Solo a Star Wars story, con un canale che lo attraversa in cui, Ahsoka Tano e le sorelle Martez si stanno per addentrare. Lo faranno senza fatica e atterreranno sul pianeta senza alcuna difficoltà.
Anche qui c’è qualcosa che non torna e se torniamo alle parole di Lando ci torna ancora meno.
Trace Martez è al suo primo viaggio nell’iperspazio (lo ammette lei stessa nella puntata) eppure arriva direttamente e senza molti problemi alle porte del Maelstrom, senza aver fatto chissà quale calcolo e senza avere alcun tipo di esperienza.

Perché ci sono queste incongruenze? Fatichiamo a credere che siano volute, crediamo piuttosto che siano superficialità o mancanze che vengono poi spiegate dalla maestra droide durante la lezione ai bambini nel Capitolo 12 di The Mandalorian.

Ecco perché, alla domanda “Quante sono le orbite del sistema di Kessel?” la bambina risponde due.
Solitamente le lune orbitano attorno al pianeta principale mentre, in questo caso, le tre lune hanno delle orbite diverse, o meglio: due lune orbitano normalmente intorno a Kessel, mentre la terza luna segue la stessa orbita del pianeta modificandone a sua volta l’orbita in modo “fisicamente” anomalo.

Se pensiamo alla nostra fisica umana e reale è impossibile pensare che un pianeta cambi orbita stagionalmente me nella fantasia del franchise, bhè tutto può giustamente essere possibile.

Per cui concludendo, Kessel, in alcuni momenti dell’anno è immerso nel Maelstrom Akkadese risultando molto difficile da raggiungere (Solo), mentre quando cambia orbita, seguendo la propria luna, esce dall’Ammasso risultando facilmente raggiungibile (Rebels).
“Non ci sono più le mezze stagioni” in questo caso è sbagliato (passateci la gag), perché probabilmente, Trace Martinez raggiunge il canale del Maelstrom bypassando l’ammasso di Si’Klaata. In quel momento sono in una “mezza stagione” in cui si riesce facilmente ad arrivare alle porte del Maelstrom attraverso l’iperspazio.

Nota a margine di questo paragrafo riguarda Matt Martin, componente dello storygroup di Lucasfilm e spesso in contatto con i fan, che cercò di spiegare questo buco (subito dopo l’uscita di Solo al cinema) con questo tweet.
Scrisse che non era canonico come espediente ma dimostra comunque quanto ci fosse l’intenzione di sistemare questa incongruenza.
La spiegazione di Martin è un pelo diversa da quella spiegata dalla droide maestra ma l’intenzione era quella e il risultato secondo noi è più che soddisfacente.

Il disegno fatto da Matt Martin pubblicato su Twitter il 28 maggio del 2018.

Durante la carrellata tra gli alunni scorgiamo diverse pettinature che ci portano alla mente Rey e Leia.

Capigliature in linea con tutta la saga. Questa simile a quella di Rey è quella che salta di più all’occhio.

Qui siamo sulla pura speculazione ma considerando che abbiamo Carl Weathers alla regia un minimo il dubbio ci viene.
Il bambino con cui interagisce il trovatello ricorda moltissimo Billy Sole, il personaggio visto in Predator interpretato dallo scomparso Sonny Landham.
Nel film con Arnold Schwarzenegger ritroviamo anche Carl Weathers nei panni del Maggiore Dillon.

L’attore Sonny Landham è scomparso nel 2017.

La lista dei “nostri” cibi reali utilizzati nella Galassia si sta allungando, ed ecco infatti che vediamo apparire i classici Macarons al Latte Blu probabilmente (scusate). I pasticcini contesi tra il bambino con la fascia e il trovatello.

Macarons!

A quanto pare il trovatello sta cominciando a parlare. Sembra pronunciare spessp la parola “batù”, fateci caso.
Non viene riportata nei sottotitoli, la si sente soltanto.
Questo è uno dei momenti, subito prima di cambiare inquadratura.

Batù!

Un graditissimo ritorno quello di Mythrol, che in questa sequenza, rivedendo il suo cacciatore se la fa letteralmente fuori dall’idro-giubbotto. A suo modo, naturalmente.
Lo abbiamo spesso definito un nuovo alieno inedito e di fatto, se consideriamo la data del rilascio della prima stagione lo è, ma ne vediamo poi una sua versione adulta, se vogliamo, ne L’Ascesa di Skywalker, tra le fila della Resistenza.
Il suo nome è Junn Gobint.
Il Mythrol che vediamo in The Mandalorian viene definito come “fledgling” o “novellino”.

a sx Junn Gobint.

Il Mythrol, che scopriamo essere una taglia pagata dallo stesso Carga per una gestione un po’ troppo libertina dei suoi conti soffre ancora di un disturbo alla vista dell’occhio sinistro a causa della sua permanenza nella Carbonite.
Stessa cosa che succede ad Han Solo ne Il Ritorno dello Jedi, quando viene liberato da Leia.

Il design è uno dei collanti che tiene saldamente unito tutto il franchise ed è una delle parti più belle da scovare ed analizzare. Che questo collegamento sia reale non è importante o meno ma è una di quelle folgorazioni che contribuisce ad aumentare l’amore per Star Wars.

Il proiettore olografico nell’ufficio di Carga ci ha istintivamente portati ad un deja vù. E’ con un design molto simile che hanno realizzato il reattore interno della seconda Morte Nera.

Il proiettore olografico nell’ufficio del Magistrato Carga.

Lasciamo spazio alle immagini e ai Landspeeder.

Landspeeder Capitolo 12

Landspeeder Capitolo 1

Landspeeder Episodio IV

Lo abbiamo visto anche negli episodi precedenti ma non lo abbiamo segnalato, lo facciamo qui.
I turbo ascensori imperiali e le porte hanno sempre degli indicatori sopra lo stipite così come in The Mandalorian.

I simboli sopra il turbo ascensore alle spalle di Cara.

Ancora i simboli sopra il turbo ascensore alle spalle di Cara e Greef.

I simboli sopra il turbo ascensore alle spalle di Chewbe.

Arriviamo alla base imperiale di Nevarro e comnciano le associazioni con Rogue One.

La base Imperiale di Nevarro vista dal basso. Capitolo 12.

La base Imperiale di Eadu vista dal basso. Rogue One.

DANK FARRIK! esclama Cara Dune.

Come abbiamo già intravisto qualche momento fa, notiamo che la base Imperiale di Nevarro è molto simile alla base Imperiale di Eadu (Rogue One).
Sottolineiamo che entrambe non sono solo basi ma anche laboratori.
Su Eadu stanno creando la Morte Nera, su Nevarro stanno lavorando alla clonazione di qualcosa.

La base laboratorio Imperiale di Nevarro.

La base laboratorio Imperiale di Eadu.

Quando stanno per entrare nella base, Mythrol nota un Trexler Marauder coperto da un telo. A prima vista sembra essere un K79-S80 Imperial Troop Transport che abbiamo già visto nella scorsa stagione, ma il fatto che sia coperto ci fa dubitare sulla sua corrispondenza.

A sinistra un Trexler Marauder Imperiale.

La somiglianza con il K79-S80 Imperial Troop Transport, che chiameremo ITT, aiuta come sempre a collegare tutto con l’aiuto del design che troviamo spesso in comune con altri oggetti, costumi o veicoli.

Il K79-S80 Imperial Troop Transport visto nel Capitolo 7.

Il ITT appare per la prima volta in video nella serie Rebels ma le sue origini sono molto più vecchie.

Imperial Troop Transport in Rebels.

La prima volta che vediamo questo veicolo è in un fumetto della Marvel, lo Star Wars Weekly nr. 89 del 7 novembre 1979.

La prima apparizione del ITT.

La reference per il giocattolo però, non arriva dal fumetto di cui sopra ma arriva da un altro albo uscito nel gennaio del 1980, Star Wars nr. 31 sempre della Marvel Comics.

La versione a fumetti che ha ispirato il giocattolo.

Ma la cosa che rende questo ITT speciale è quella di essere il primo giocattolo prodotto dalla Kenner appartenente all’Expanded Universe.

Ne hanno fatto anche una ristampa marcata The Empire Strikes Back, nonostante non apparisse nel film.

Prima edizione generica Star Wars e versione The Empire Strikes Back.

All’interno della scatola c’era un piccolo anonimo opuscolo con alcuni disegni che descrivono la storia delle truppe imperiali che hanno attaccato i Jawas nel film Star Wars: Una Nuova Speranza.
Le truppe viaggiavano con l’ITT in questione, con cui nel finale della storia distruggevano il gigantesco Sandcrawler abbandonato, cosa che però, nel film non succede.

Il libretto all’interno della confezione del giocattolo Kenner.

E’ di nuovo il momento di far parlare le immagini.

Finestroni Imperiali.

Dopo aver rimosso l’ufficiale imperiale dal centro di controllo, Greef ruba dal suo taschino un Code Cylinder che però in lingua italiana viene chiamato Cilindro Gerarchico.

Questa traduzione che sentiamo non è stata creata per la serie ma esiste da diversi anni. La prima volta che viene usato questo termine è durante le sessioni di gioco di ruolo di Guerre Stellari. Tradotto e uscito in Italia nel 1993. Viene poi ufficializzato con l’espansione “Manuale Tecnico della Morte Nera” uscita nel 1997.
la prima edizione tradotta in italiano è però la seconda edizione americana. La prima edizione americana è del 1987 ed era edita da West End Games.

La prima edizione Italiana del gioco di ruolo di Guerre Stellari (blu) e l’espansione in cui troviamo per la prima volta la definizione “Cilindro Gerarchico” (rossa).

Successivamente lo troviamo scritto nei romanzi prima e nelle enciclopedie poi.
Ne troviamo una descrizione dettagliata nella Guida completa all’universo di Star Wars edita da Fabbri nel 2002.

Un grazie speciale a Gian Paolo Gasperi per queste fantastiche curiosità.

Descrizione del Cilindro Gerarchico o Code Cylinder.

Nonostante siano onnipresenti da sempre nelle divise da ufficiali, è in questo 12° capitolo che li vediamo usare per la prima volta in un prodotto live action.
Li abbiamo già visti usare nella serie animata Rebels.

Code Cylinder utilizzati dal Mythrol e quelli posizionati nei taschini dell’Ammiraglio Ozzel.

Appena i 4 protagonisti trovano il reattore veniamo riportati indietro a Star Wars: Una Nuova Speranza. Il reattore e la voragine in cui si trova ricorda subito il generatore di scudi della prima Morte Nera che Obi Wan deve disattivare.
Stessa suggestione e stessi files sonori li sentiamo quando Mythrol riesce a spegnere il reattore.

Il reattore della base laboratorio imperiale.

Il genderatore di scudi della prima Morte Nera.

Durante la fuga i 4 si imbattono in due personaggi che in tutta fretta stanno scaricando dei dati da una console a causa dell’evacuazione. Le loro divise sono come quelle del Dr. Pershing, così come i loghi dei clonatori (già visti su Kamino) posti sulle spalle.

Come per la tazza di caffè di Starbucks in Game of Thrones anche The Mandalorian ha il suo bellissimo errorone che, come di consueto è già diventato un meme esilarante.

Venerdì è nato Jeans Guy, il membro della troupe immortalato inconsapevolmente che ormai è in tutto e per tutto un personaggio canonico… Per i fan.

Jeans Guy!

Appena i due clonatori vedono entrare i quattro armati tentano di distruggere il dati rimasti nella console, ma una velocissima inquadratura ci mostra qualcosa di criptico e poco chiaro.

L’unica cosa a cui pensiamo riguarda i piani per la costruzione della Starkiller Base vista ne Il Risveglio della Forza ma che senso avrebbero quel tipo di informazioni riservate nelle mani di clonatori?
Sempre che quello che vediamo corrisponde a queste deduzioni.

Ci sono comunque alcune cose in comune con la Starkiller Base è il suo quadruplo raggio rosso distruttivo che annienterà i pianeti della Nuova Repubblica nel Nucleo interno.
Una sorta di schema stilizzato del pianeta, della bocca di fiuoco e dei 4 potentissimi spari.

La geometria delle due rappresentazioni sono molto simili.

Ecco il momento più interessante della puntata, ovvero la scoperta dei corpi di quelli che dovrebbero essere dei cloni deformi.

Ci sono diverse tesi in merito, e per questo ancora un plauso a Lucasfilm che è riuscita a metterci il dubbio nonostante si sappia molto bene cosa è successo dopo (trilogia sequel) e cosa è successo prima (trilogia classica). In pratica sappiamo già tutto ma siamo comunque sospesi con decine di dubbi sul chi o cosa siano questi cloni.
Potrebbero essere i cloni di Snoke, i cloni di Palpatine, potrebbero essere i cloni di un tentativo di creazione di force user esterno a tutto, oppure potrebbe essere una via di mezzo che vede la realizzazione di cloni sperimentali di force user per poi arrivare al clone di Palpatine di L’Ascesa di Skywalker passando attraverso la sperimentazione Snoke.

Io personalmente ci ho visto le dimensioni e proporzioni di un corpo che non è quello altissimo di Snoke, ci vedo alcuni lineamenti corrispondenti a quelli di Palpatine e come ultima cosa ci sento, nota per nota, questa parte di Fanfare e Prologue di John Williams (a partire dal minuto 3:08 del pezzo intero oppure direttamente con il pezzo tagliato del video sotto), di L’Ascesa di Skywalker. Questa parte corrisponde con Certo rallentata e riadattata da Göransson ma sono certo di aver sentito quelle stesse note.

Cara Dune: Questa non è una base militare, è un laboratorio.
Obi Wan Kenobi: Non è una Luna quella, è una stazione spaziale.

That’s no moon… Star Wars: A New Hope.

Ed ecco che abbiamo un “gradito” ritorno ma con qualche cambiamento, e non parliamo dell’ologramma del Dr. Pershing, ma dei Midi-Chlorian, aggiornati però, con un nome abbreviato e più tecnico che non lascia spazio al dubbio, il Valore M altro non è che il livello di Midi-Chlorian che un force user ha nel sangue.
Esempio: Il piccolo Anakin Skywalker ha un Valore M che supera i 20000! Nemmeno il Masestro Yoda ha un tale Valore M!

Ah, lo sapevate che Anakin Skywalker e il trovatello hanno entrambi la stessa età?
Sono nati tutti e due nel 41 BBY (Before Battle of Yavin). Coincidenza?

Come per La Minaccia Fantasma anche in The Mandalorian, i Midi-Chlorian, o Valore M vengono associati alla razza, senza ancora un nome, del Maestro Yoda, di Yaddle e del trovatello.

Pershing parla di un volontario che, come le speculazioni fatte prima, potrebbe essere anche colui che si è prestato per diventare poi un contenitore delle prime incarnazioni dell’Imperatore.
Magari il primo Snoke originale. Una sorta di Jango Fett prestato alla causa della clonazione sperimentale per ospitare lo spirito Sith di Palpatine senza perdere quelle abilità innaturali.

Più vediamo e più sentiamo parlare di Moff Gideon e più ci sembra (con le dovute differenze) Darth Vader. Quantomeno crediamo che sia in parte l’obiettivo della produzione quello di avere un villain all’altezza del signore dei Sith.

Il Dr. Pershing promette di non deludere Moff. Gideon.

L’Ammiraglio Piett non può deludere Darth Vader.

Finalmente vediamo il Trexler Marauder nella sua interezza e ci accorgiamo che è diverso dall’ITT in quanto non ha le culle per trasportare gli assaltatori ma paratie rinforzate e blindate. Sul tetto svetta sempre la cannoniera come nell’ITT.

Trexler Marauder in azione.

il K79-S80 ITT a confronto.

Probabilmente questa è una citazione generica al motociclismo generale, speedway e supermotard in primis ma per molti di noi l’associazione a Valentino Rossi e la sua gamba prima della piega è stata immediata.

Il dog fight tra il Marauder e le Speeder Bike si fa sempre più intenso e Greef si posiziona nella cannoniera, come altri prima di lui.

Greef Carga nella cannoniera del Marauder

Han Solo nella cannoniera del Falcon.

Finn nella cannoniera del Falcon.

Becket nella cannoniera del Falcon.

E dopo aver mirato, si colpisce e si festeggia.

Greef ride.

Han ride e si esalta..

Finn si esalta con un urlo.

Beckett si esalta con un urlo.

Dopo averlo visto pilotare da Moff Gideon nel Capitolo 8 ecco che abbiamo il piacere di rivedere i Tie Outland. Classici Caccia Imperiali con l’aggiunta delle ali che si chiudono a libro per consentire un atterraggio più comodo.

In apertura di inquadratura sentiamo la ormai conosciuta sirena d’allarme per l’evacuazione della Base Laboratorio.

I Tie Fighter Outland in decollo.

I piloti dei Tie Outland sono dei classici Tie Fighter Pilot ma con i caschi in versione “Tears” (lacrime) e “Mohawk” (moicana) insieme. Hanno le lacrime e hanno la cresta.
Lo pecifico perché anche i due Piloti Tie che troviamo in formazione con Darth Vader durante l’attacco della prima Morte Nera hanno i caschi diversi l’uno dall’altro. Uno è in versione solo Tears e il secondo in versione solo Mohawkl.

Anche nel Primo Ordine continua la tradizione dei caschi con quella livrea, ma le lacrime sono di colore rosso. Nel Primo Ordine il colore rosso nelle armature serve per distinguere le Forze Speciali da quelle standard.

Durante l’era del Impero Galattico, chi portava il rosso nelle tute e nei caschi di volo erano i baroni.
Il più famoso di loro è il Barone Soontir Fel.

Tie Fighter Pilot “Tears/Mohawk” in The Mandalorian.

Tie Fighter Pilot “Tears” in Star Wars: Una Nuova Speranza.

Tie Fighter Pilot “Tears” delle Forze Speciali del Primo Ordine.

Lo scout trooper che abborda il Marauder estrae un Detonatore Termico C-25, solitamente in dotazione ai Death Trooper

Nel dog fight finale i deja vù non si risparmiano. I parallelismi con la sequenza finale di Star Wars: Una Nuova Speranza sono tantissimi.

Cara, Greef e Mythrol sono in salvo. Il mandaloriano con la Razor sta per abbattere i due Tie Outland mentre il Mgistrato Carga osserva con un Macrobinocolo, lo stesso usato da Bodhi Rook su Eadu (Rogue One) e sempre lo stesso usato da Finn su Kef Bir (L’Ascesa di Skywalker).

Il Macro Binocolo di Greef Carga.

Bodhi Rook usa lo stesso Macro Bincolo su Eadu. (Rogue One)

Finn cerca Rey su Kef Bir, con ancora lo stesso Macro Binocolo.

L’ultima esaltante parte del dog fight tra la Razor Crest e i Due Tie ci ha portato alla mente il giovane Anakin Skywalker in gara con il suo Pod Racer alla Boonta Eve di Mos Espa.
Quando Sebulba lo spinge sulla rampa di servizio lui si lascia andare in aria per poi andare in caduta libera controllata attivando di colpo gli aero-freni dei due motori evitando lo schianto e superando l’avversario.

Quello che fa il Mandaloriano non è proprio la stessa cosa ma la suggestione è stata molto forte e ve lo abbiamo voluto segnalare.

Din attiva gli aerofreni durante la salita per poi cadere in picchiata contro l’ultimo Tie Outland.

Anakin attiva gli aerofreni all’ultimo per passare in vantaggio davanti a Sebulba. (La Minaccia Fantasma)

Questa si commenta da sola in realtà, ma ha fatto ridere molti.

Il gruppo si divide e Din parte alla volta di Corvus per incontrare la Jedi.
A Nevarro intanto arrivano due X-Wing ma vediamo solo il Capitano Carson Teva che dopo aver fatto qualche domanda sul Mandaloriano e la Razor Crest, senza ottenere risposta si dirige da Cara Dune, Sheriffo di Nevarro ed ex Shock Trooper dell’alleanza ribelle.

Il Capitano Carson Teva dice a Cara che sta succedendo qualcosa, che questi eventi non sono casi isolati e che bisogna fermarli ma non possono farlo senza appoggio locale. Nei mondi del nucleo nessuno ci crede ma è così. Sappiamo che quello che sta per succedere riguarda la nascita del Primo Ordine, lo sviluppo della Starkiller Base e il sinistro piano di Palpatine per la sua rinascita e il compimento dell’Ordine Finale con la nascita dell’esercito Sith ma non sappiamo ancora come avverrà, se non in modo superficiale.

Il Capitano Carson Teva.

Carson Teva cerca di arruolarla nuovamente in quella che dovrebbe essere la Resistenza. A supporto di questa teoria possiamo sentire ancora una volta (come nel finale del Capitolo 10) le note di March of The Resistance, scritta da di John Williams. Durante questo scambio di battute scopriamo che Carson Teva ha combattuto con l’Alleanza Ribelle durante il periodo segnato dalla distruzione del pianeta Alderaan.
Cara Dune è di Alderaan e confessa al Capitano di aver perso tutti con la distruzione del pianeta.

Prima di congedarsi il Capitano le lascia quella che sembra essere una stella a 5 punte da sheriffo con tanto di emblema della Nuova Repubblica. Cara è a tutti gli effetti uno Sheriffo della Nuova Repubblica.

La stella da Sheriffo di Cara Dune.

Siamo in chiusura, si torna nello spazio e quella che vediamo entrare nell’inquadratura e un’ Imperial Light Cruiser che invade lo schermo così come fece lo Star Destroyer imperiale in apertura di Star Wars: Una Nuova Speranza.

The Mandalorian.

Star Wars: A New Hope

L’ Imperial Light Cruiser o Command Cruiser di classe Arquitens, ha fatto la sua prima apparizione nella serie animata Rebels. E’ la prima volta che lo vediamo in live action.
Era un incrociatore leggero multiuso utilizzato dalla Marina Imperiale. Ricopriva diversi ruoli tra cui quello di nave di pattuglia, da nave adibita alle comunicazioni a da supporto per le navi capitali.

The Mandalorian.

Star Wars: Rebels

Siamo a bordo della Light Cruiser quando vediamo un ufficiale avvicinarsi al proiettore olografico.
Parte una olo-comunicazione e vediamo il meccanico Mimban incontrato ad inizio puntata che conferma l’avvenuta installazione di un radio faro nascosto all’interno della Razor Crest. Era una spia, come da copione.
Sappiamo che Gideon e il Dr. Pershin hanno bisogno del trovatello per i loro esperimenti e adesso sanno anche come trovarlo.

L’ufficiale Imperiale lo congeda garantendo il suo compenso con l’arrivo della Nuova Era.
Credo sia lecito dedurre che Nuova Era = Primo Ordine.

L’ufficiale si dirige verso una grande porta che si apre mostrando Moff Gideon di schiena. Le mani sui fianchi e il mantello nero ricordano immediatamente Darth Vader, ancora una volta.

Entrimo in questo hangar fumoso e cominciamo a notare dettagli molto interessanti.
Il primo che ci salta all’occhio sono le tute degli scienziati intenti a lavorare. Sono le stesse indossate dal team di Galen Erso durante lo sviluppo e la costruzione della prima Morte Nera (Rogue One), sul pianeta Eadu.
I colori e il taglio sono gli stessi ma cambiano i loghi di destinazione. In quelle degli ingegneri su Eadu, capeggiava il logo esagonale del progetto Death Star, mentre in quelle che vediamo in questa scena c’è un altro logo ed è quello dell’Imperial Department of Military Research.

L’Imperial Department of Military Research era una dipartimento imperiale di studio, ricerca e sviluppo dedicato alla ricerca in campo militare. Il reparto ha prodotto le armature utilizzate dagli assaltatori, nonché i caschi di volo indossati dai piloti di TIE Fighter. Sviluppò in segreto le Unità Interrogative IT-O, così come alcuni droidi spia.

Rogue One.

Si chiude la puntata con Moff Gideo che osserva soddisfatto questo plotone di Dark Troopers.

Come facciamo a sapere che sono effettivamente Dark Troopers? Basta selezionare la traccia audio descrittiva in Inglese e guardarsi di nuovo questa scena per togliervi ogni dubbio.

Ma chi o cosa sono i Dark Troopers?

I Dark Troopers erano droidi da battaglia avanzati ed esoscheletri di fanteria dotati di placche molto resistenti che ricordavano le armature degli asaltatori imperiali. Armi potenti e Jetpack integrati per una maggiore flessibilità e vantaggio tattico.

Guardando le immagine sotto (Legends e non Canon) direi che la versione che vedremo nei prossimi capitoli è quasi certamente la Phase 1. Da quel poco che si intravede ci sono diverse somiglianze in effetti.

Dark Troopers, le action figures!

E anche per questo capitolo abbiamo finito, li avevate notati tutti? Ne avete notati altri? Ditecelo nei commenti.

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