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The Mandalorian – Katee Sackhoff parla del rapporto con il suo personaggio e svela alcune curiosità

Katee Sackhoff, l’interprete di Bo-Katan nella serie di The Mandalorian, ha rilasciato un’intervista a Looper in cui ha raccontato vari annedoti legati alla sua esperienza nella serie.

The Mandalorian – Katee Sackhoff e il suo rapporto con Bo-Katan

Dopo essere comparsa nelle serie animate The Clone Wars e Rebels, Bo-Katan del clan Kryze ha acquisito sempre più popolarità tra i fan fino ad ottenere una trasposizione in live-action nella seconda stagione di The Mandalorian, interpretata da Katee Sackhoff che le ha dato la voce nei prodotti animati. L’attrice ha rilasciato una lunga intervista a Looper in cui ha rivelato molti dettagli sulla sua carriera nel mondo di Star Wars.

Katee ha parlato della sua “rapida” audizione per The Mandalorian:

Per doppiare il personaggio nelle serie animate feci un’audizione. Per The Mandalorian invece non ci fu un vero e proprio casting, ma semplicemente un meeting con Jon Favreau. Mi ci è voluto un po’ prima di capire che mi stava chiedendo se volessi questo ruolo. Sono stata così ingenua, solo quando mi sono guardata intorno mi sono accorta che era pieno di concept di The Mandalorian, e c’ero pure io. Dentro di me pensavo “Che sta succedendo?”. Era alquanto surreale. Ricordo di essermi seduta con le mani tra le gambe, cercando disperatamente di non far vedere quanto fossi nervosa di trovarmi in quella stanza, il che era pazzesco.

L’attrice ha poi proseguito spiegando come si è sentita ad intepretare il suo personaggio in live-action per la prima volta:

Visto che ho interpretato il personaggio per tanto tempo all’inizio mi sentivo spiazzata poiché mi ritenevo più preparata di quanto lo fossi effettivamente. Avevo conosciuto il mio personaggio, avevo imparato a memoria i dialoghi, mi sentivo pronta. Poi sono andata sul set e ho pensato “Oh, diamine”. Non avevo mai dovuto impersonare i suoi movimenti. Come si siede Bo-Katan? Non sapevo niente. Ero impanicata. Per fortuna Bryce era la regista di quell’episodio, che era fantastico.

Ricordo che mi disse “Tranquilla. Sei come Pinocchio, che dopo tanto tempo diventa una persona reale. Hai solo bisogno di tempo per imparare a camminare e parlare”. E questa metafora mi tirò su il morale. Mi aiutò molto nel definire il personaggio. Anche Favreau, che si trovava sul set, mi diede una grossa mano “Questa scena falla così”, mi ha aiutato ad entrare nella regalità del personaggio, visto che lei è di nobile lignaggio. Non è stato semplice.

L’interprete di Bo-Katan era molto attiva sul set e veniva sempre coinvolta nelle discussioni relative al suo personaggio:

C’è molta collaborazione. Mi sarei potuta sedere e parlare per ore di Star Wars insieme a Dave e Jon. E in effetti l’abbiamo fatto. Ne abbiamo discusso a lungo, perché volevo essere sicura di conoscere Bo-Katan nei minimi dettagli. Volevo sapere se avesse mai incontrato Yoda, cosa sapesse e cosa no. Sapere queste cose ti permette di dare profondità alla tua interpretazione, e poi hai la possibilità di inserire riferimenti senza neanche dirli a parole. Quindi volevo assolutamente conoscere questi dettagli.

Penso che in ogni mio ruolo ci sia un po’ di quello che è il mio carattere. Provo a trasmettere quello che sta pensado il mio personaggio anche quando non si esprime a parole. E penso che con Bo-Katan abbia funzionato perché sembra sempre che porti un segreto dentro di sé. Penso di averla interpretata bene.

L’attrice ha poi rivelato che durante la produzione venivano girati più episodi contempoaneamente, pratica molto comune nella realizzazione di una serie tv, e che ci sono volute molte settimane per girare le sue scene, che si sono concluse a febbraio del 2020:

È pazzesco. Ogni cosa viene organizzata nei minimi dettagli lì dentro, come dimostra il documentario sul dietro le quinte. Lavorare con il Volume è stata una delle cose più incredibili della mia vita, perché quando giri le scene ti sembra di essere effettivamente in quei posti. Ad esempio mentre giravamo la scena in cui siamo sopra la Razor Crest e osserviamo l’incrociatore Gozanti mentre organizziamo il piano, ad un certo punto mi è salita la nausea per il fatto che il Volume continuava a ruotare e muoversi attorno a noi. Ti senti oscillare, inoltre eravamo tutti bardati per evitare di cadere dalla Razor Crest.

Invece nella scena in cui andiamo in soccorso di Mando, sullo sfondo venivano proiettati il tramonto e delle barce che si muovevano su è giù come se ondeggiassero veramente nel mare. Era così reale. Una delle esperienze più belle della mia vita. Sei sul set, ma non devi sforzarti di immaginarti l’ambientazione nella tua testa perché è come essere veramente lì. Quando arrivi sul set vedi 15-20 persone tutte che lavorano al computer per settare e muovere il Volume.

Katee Sackhoff ha anche spiegato com’è stato lavorare con Pedro Pascal:

È stato grandioso. Pedro è bravissimo con la voce. Perché un attore deve essere abile nei movimenti, nelle espressioni facciali, ma soprattutto con la voce. Quando si trova lì sul set il livello si alza esponenzialmente, lui conosce così bene il personaggio. Un ottimo attore, una delle persone più gentili che abbia mia incontrato. Abbiamo anche degli amici in comune, quindi era da tanto tempo che non vedevo l’ora di lavorare con lui.

All’attrice è stato chiesto com’è stato indossare l’armatura Mandaloriana:

Di solito arrivo sul set per interminabili sessioni di trucco e di prove costume, mentre stavolta mi hanno letteralmente scannerizzata per andare poi a modellare l’armatura sul mio copro. E questa cosa è durata letteralmente pochissimi secondi. Ero incredula. Il primo giorno che ho indossato il costume ero con Dave ed eravamo felici come dei bambini in un negozio di caramelle. Avevo interpretato questo personaggio per 10 anni e ora ero esattamente come lei. Mentre Dave l’aveva ideata e l’aveva cresciuta. È stato un momento importante per entrambi. Poi siamo andati da Jon e gliel’abbiamo mostrato. Era veramente entusiasta.

Una delle scene più iconiche del finale di stagione di The Mandalorian è quella in cui la Mandaloriana, insieme a Fennec Shand, Cara Dune e Koska Reeves si fanno strada all’interno dell’Incrociatore Imperiale sbarazzandosi facilmente degli Stormtrooper. Katee Sackhoff ha ricordato l’importanza di questa sequenza:

Il motivo per cui quella scena alla fine di The Mandalorian funziona benissimo è perché i personaggi non si fermano a notare il fatto che siano tutte donne. Sono semplicemente le persone più adatte a quella missione. E ce l’hanno fatta. Non ci siamo fermate per urlare cose del tipo “Potere femminile. Sei la leader perché sei la più bella”.

Ritengo che quello che è cambiato, non solo nel genere ma anche nell’industria cinematografica in generale, è il fatto che non ci sentiamo più in dovere di quantificare la presenza femminile o notare cose del tipo “Lei è una donna, lei è un personaggio femminile forte”. Non dobbiamo più farlo. Ora è semplicemente una questione di dire “Non è fantastico da vedere? Questa scena è grandiosa”. Questo comunque non vuol dire negare il fatto che le persone in scena siano effettivamente donne.

Infine le è stato chiesto quale sarà il futuro di Bo-Katan ma l’attrice non ha lasciato trasparire nulla:

Vorrei sinceramente poterti dire che so qualcosa. Ma la verità è che non so niente. So solo dove siamo arrivati e questo è tutto ciò che ho. Posso solo provare a ipotizzare e sperare di poter vedere qualcosa di grandioso, ma non ho assolutamente idea.

Inoltre, Katee Sackhoff ha festeggiato il suo compleanno con una torta molto speciale che ritrae il suo iconico elmo Mandaloriano:

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